domenica 18 maggio 2014

C'erano una volta la pizza e il mandolino



Italia e corruzione: i coglioni di una volta

di Alessandro Gassman

In contanti nelle tasche, che ora alloggia in un lussuoso albergo a nostre spese in attesa dell’estradizione; albergo che aveva scelto comodo nel caso fosse successo quel che è successo.

Un evento come l’Expo di Milano, dove le magagne che tutti immaginavamo stanno inesorabilmente venendo fuori; un senatore della Repubblica che dopo aver acquistato a sua insaputa una casa al Colosseo ed essere stato prosciolto, viene ora arrestato per aver favorito la latitanza di un altro politico…e potrei, come sappiamo, continuare all’infinito con una lista di malefatte che non hanno paragoni in nessun’altra nazione che vuole considerarsi moderna.

Sempre più spesso sento la necessità di seguire ciò che avviene fuori dall’Italia, mi illudo che occupandomi ed informandomi su quello che fanno gli altri, possa riuscire a non assuefarmi ad una società che ha ormai spudoratamente perso la sua battaglia per la legalità. La cosa che mi fa arrabbiare maggiormente è il fatto che, anche davanti a sentenze di terzo grado, i nostri rappresentanti non abbiano MAI pronunciato la parola che, almeno dal punto di vista formale, ognuno di noi continua ad aspettare: “SCUSATE“. Vi è sempre nei loro sguardi un’espressione altezzosa, un’espressione che sembra dire: “Pensate davvero di essere più furbi di me?”… E’ questo il punto! E’ degli italiani, fantasia, generosità, intuito, spirito, intelligenza, accoglienza etc., fosse avvenuta una involuzione che li avesse lentamente atrofizzati in una unica caratteristica: la furbizia. Ha prevalso una dote che sicuramente ci appartiene, ma che ora governa e decide per tutti.

La furbizia ha a che fare con l’intelligenza, ma ne è una sottospecie, ha le gambe corte, ti si rivolta contro se ne fai un utilizzo smodato, e questo è avvenuto, questo segnerà il nostro destino se non proviamo, ora, con coraggio, a tornare “ingenui”. Io, che sono per un quarto tedesco, guardo a quel paese opposto al nostro nell’attitudine alla vita, con grande curiosità. Ne riconosco i limiti, ma allo stesso tempo, trovo nelle loro doti evidenti, una rettitudine ed un rigoroso rispetto per le regole che inevitabilmente gli permette di trainare non solo loro stessi, ma anche l’Europa.

Spesso si dice: “Noi viviamo meglio, loro sono noiosi, da noi c’è il sole, si mangia bene, ci vestiamo meglio, abbiamo riflessi più rapidi…”, tutte cose vere, evidenti, ma che non hanno nessun valore se utilizzate esclusivamente per svettare sul prossimo, per mettergliela in quel posto, ed ormai si sa anche all’estero, non freghiamo più nessuno, il numero è vecchio, non ci cascano più. Facciamo in modo che la nostra parte sinceramente ingenua torni a prevalere, abbiamo tutte le doti per farlo!

Lasciamoci gioiosamente fregare, torniamo ad essere i coglioni di una volta!!!



Mi auguro che questo popolo possa diventare un giorno,chissà quando,più semplice e genuino come nell'immediato dopoguerra.purtroppo il sistema è fondato su scaltrezze varie e mazzette per poter entrare nel giro,questo vale per gli appalti pubblici o privati o nei semplici concorsi,forse l'impoverimento in cui cadremo sempre più diffusamente nei decenni che verranno,potrà far nascere virtù inimmaginabili al momento.

Anche perchè continuando di questo passo i pochi paperoni e anche chi fa parte del suo quarto di DNA con chi lo produrranno il business?

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

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