mercoledì 19 febbraio 2014

Scanzi vs Lupi:Una questione dell'8%





Vivace botta e risposta tra Andrea Scanzi e il deputato Ncd Maurizio Lupi, durante “Otto e mezzo”, su La7. Il ministro dei Trasporti esalta “la forza del fare” e la natura rivoluzionaria del suo partito, ma il giornalista de “Il Fatto Quotidiano” esprime perplessità e ironizza sull’Ncd, suscitando l’ilarità dello stesso Lupi: “Alfano parla di ‘governo rivoluzionario’. Non oso immaginare quale sia la sua rivoluzione liberale. L’Ncd è una sorta di categoria dello spirito. Mi duole citare Hegel, ma l’Ncd non esiste in natura, è un qualcosa di cui parliamo tanto perché in Parlamento è decisivo, avendo dei voti che contano. Ma nel momento in cui cade questa legislatura” – continua – “e l’Ncd passa alla teorica cassa, non lo vota nessuno o lo votano in pochi. Quindi, se anche il presidente della Repubblica avesse dato l’incarico a Gundam, a Mazinga o a Mal dei Primitives, Alfano avrebbe comunque detto: ‘Io voto questo governo’“. Lupi ribadisce che il partito è nato con l’ambizione del “passare ai fatti” e sciorina il suo operato durante il governo Letta. Scanzi fa una disamina minuziosa delle contraddizioni di Renzi e osserva: “Verrà fatta una nuova legge elettorale fortemente bipolare, con cui l’Ncd non raggiungerà mai il 5, il 6 o il 7%”. Insorge Lupi che ribatte: “Questo lo dice lei. Noi prenderemo l’8%“. Scanzi sorride e commenta: “Raggiungerete l’8%? In che paese vive? Su Plutone?“. Il parlamentare Ncd assicura che alle Europee l’Ncd si presenterà da solo, ma non esclude future alleanze con Forza Italia in vista delle elezioni del 2018 e delle amministrative. Nel finale, ancora vis-à-vis sullo spirito rivoluzionario dell’Ncd. E Scanzi conclude: “Secondo Lupi, la rivoluzione liberale la fanno i Giovanardi e i Formigoni. In Inghilterra era andata un po’ meglio“




Il presunto ritorno dell'elettorato di destra nel premiare il Cdx di Alfano Jolie & company,non lo vedo come Scanzi,la verifica alle prossime europee,c'è già qualcuno che incrocia le dita pensando alla fine di Fini.

E meno ancora di cosa potranno fare con fonzie da firenze,una serie di riforme da mille e una notte....


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei tanto vedere un ministro competente e formatosi negli anni nel settore in cui e' chiamato a governare. Es: un dirigente pubblico con lunga esperienza di funzionario dalla PA al ministero della PA /semplificazione (al posto dei soliti professori e ricercatori universitari completamente avulsi dalla realta').
Elisa Prato Cubelli

Ivo Serenthà ha detto...

Ma è impossibile,la meritocrazia manca su tutti i livelli,figuriamoci nei massimi,prima di inserire un ministro,un sottosegretario si devono mettere d'accordo tra loro,un po' come al mercato delle vacche,gli equilibri della casta sono fondamentali.

Se siamo caduti così in basso,le ragioni sono da ricercare innanzi tutto sulle responsabilità della classe dirigente,sino ad arrivare alle classi più umili,poichè i vertici sono la scrematura della base.

Saluti