martedì 18 febbraio 2014

Il consorzio parmigiano reggiano e le assurde delocalizzazioni



O parmigiano, portami via

di Massimo Gramellini

Il presidente del consorzio del Parmigiano Reggiano è anche presidente di una società che controlla un fondo ungherese intenzionato a produrre del parmigiano tarocco. Detta così, sembra una tresca incredibile persino nella patria degli svergognati professionali: il Parmigiano Capo che sovvenziona il nemico intenzionato a distruggerlo. Questo presidente ai quattro formaggi si chiama Giuseppe Allai e davanti ai sopraccigli inarcati dei nostalgici del made in Italy cade dalle nuvole come una grattugiata sul sugo. Sostiene di non avere mai saputo che il fondo ungherese avesse intenzioni in contrasto con la sua funzione di sommo garante della parmigianeria italica. Poi sfodera quella che a lui evidentemente sembrerà l’attenuante definitiva: era solo un’operazione finanziaria. Ma se fosse proprio lì il problema? Secondo una certa visione crepuscolare del capitalismo i soldi non servono a nient’altro che a fare soldi. L’idea che servano a fare cose - e che queste cose abbiano una funzione economica e sociale che non le rende tutte fungibili fra loro - viene considerata un vezzo retrò.

Può darsi che abbiano ragione i parmigiani supremi. Anzi, da come va il mondo, ce l’hanno di sicuro. Per cui non resta che sedersi sul bordo della grattugia e aspettare. Che, a furia di spostare soldi da un piatto all’altro, senza alcun aggancio né rispetto per le persone e le cose, tutti si comprino e si vendano a vicenda, finché l’intero sistema si scioglierà come formaggio in una minestra fin troppo riscaldata.



Dove corre il denaro da sempre ci si butta a capofitto,a prescindere dei posti di lavoro,sappiamo benissimo di quante aziende delocalizzano pur avendo intascato contributi statali per anni,ogni riferimento alla sede fiscale a Londra di un'azienda italo-americana non è assolutamente casuale.Ma basterebbe fare come in Francia,vuoi delocalizzare? Ok,dacci indietro tutti i soldi percepiti e te ne puoi andare al diavolo.

Purtroppo il nostro è un paese che aiuta spessissimo i disonesti,mettendoli a libro paga della collettività.

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

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