domenica 5 gennaio 2014

La politica del faremo




Politici e buoni propositi: parole, parole, parole

di Antonio Padellaro

C’è un articolo che meriterebbe di essere incorniciato e posto sulla scrivania di Enrico Letta a Palazzo Chigi e poi riprodotto e distribuito a ministri, viceministri, sottosegretari, vassalli, valvassori e valvassini a imperitura memoria. Lo ha scritto Milena Gabanelli sul Corriere della Sera del 31 dicembre 2013 e ha come titolo: “Tutto quello che non ha fatto la politica del ‘noi faremo’”.

L’incipit è sublime: “A fine anno, nella vita come in tv si replica. Il capo dello Stato fa il suo discorso, quello del governo ricicla le dichiarazioni di sei mesi in occasione del decreto del fare, con l’enfasi di un brindisi: ‘Faremo’. Vorremmo un governo che a fine anno dica ‘abbiamo fatto’ senza dover essere smentito”. Seguono quattro capitoletti (ben argomentati come nello stile della conduttrice di Report) sul peso delle tasse, sulla giustizia lenta, sulle difficoltà di imprese e lavoratori, sui tagli della Rai. Quattro marmorei monumenti all’inettitudine che si ammanta di virtù.

Su un punto però, cara Milena, mi trovo in disaccordo, là dove scrivi: “Come contribuente e come cittadina non m’interessa un governo di giovani quarantenni. Pretendo di essere governata da persone competenti e responsabili, che blaterino meno e ci tirino fuori dai guai”. Stai scherzando? Vuoi la loro rovina? Nel blaterare o se vogliamo nella produzione incessante di promesse su mirabolanti piani, programmi, progetti, meritori propositi e solenni impegni (per non dire dei moniti e delle severe esortazioni) che naturalmente resteranno lettera morta, costoro trovano l’essenza stessa del loro essere, la ragione prima delle loro carriere e forse anche della loro esistenza in vita. Perciò l’impulso vitale che li distingue consiste nella ricerca spasmodica di un taccuino o meglio ancora di una telecamera a cui distillare cotanto nettare. Eh sì, agili e smemorati balzano da una balla all’altra come cercopitechi nella giungla. Esistono, è vero, rari esemplari seri e responsabili ma nulla contano e infatti non li vedremo mai in tv.

L’ultima trovata di questo circo degli illusionisti sono le unioni civili riesumate da Matteo Renzi dal secolo scorso e che immancabilmente suscitano sdegnate proteste, in nome dei valori della famiglia, di quei politici che non a caso di famiglie spesso ne hanno due o tre. Viviamo in un Paese che non riconosce le coppie di fatto, che mette al bando i matrimoni gay, che limita la fecondazione assistita, che permette l’adozione solo ai coniugi dal sacro vincolo del matrimonio, che considera i single persone di serie b, che osteggia il testamento biologico e che tratta gli immigrati come bestie. Sul piano dei diritti civili siamo al livello della Spagna franchista o giù di lì. Siamo la vergogna dell’Europa civile.

Vedrai, cara Milena, che tra qualche giorno anche le unioni di fatto ritorneranno mestamente nel cassetto sostituite da qualche altra trovata truffaldina. Parole, parole, parole. Non è la canzone di Mina ma Shakespeare, Amleto, atto II. Una tragedia.



Magari fossero solo i più semplici diritti civili a mancare vergognosamente,s'investe una fortuna nelle spese militari e si fanno mancare investimenti sociali,dalla sanità alla pubblica istruzione,alle briciole per la ricerca scientifica e tecnologica,per finire al dimenticato patrimonio storico-culturale,il più importante al mondo lasciato alla mercè di un manipolo di corrotti.

La bravissima Gabanelli potrà farne ancora tantissime d'inchieste,peccato che risulteranno infinite senza cambiare quasi nulla al trend dei delinquenti.

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

2 commenti:

bla78 ha detto...

Sapete quali sono i politici con maggiori riscontri sui social network secondo l'Oboscore? Eccoli qui: http://www.ideacreativa.it/oboscore-la-classifica-dei-politici-piu-seguiti-nel-primo-giorno-dellanno/

Ivo Serenthà ha detto...

Non seguo classifiche,mi informo nel web e con il giornale a cui sono abbonato,le sirene da seguire le lascio a buona parte del popolo italiano,del resto se dopo vent'anni inseguono nonostante tutto un'ottantenne malato di pilu e due dittatorelli che ne hanno azzeccate quasi nessuna sino ad ora,meglio il fai da te!