martedì 8 ottobre 2013

A proposito di fonzie da Firenze




IL DESTINO DEL PD

Renzi, ma è sicuro di volere il partito?

di Luisella Costamagna

Caro sindaco Matteo Renzi,l’altro giorno lei ha detto che Veltroni aveva scritto il film giusto ma sbagliato gli attori. Pure lei, però, a volte ha l’idea giusta ma sbaglia a sceneggiarla. Mi spiego: ha perfettamente ragione a voler promuovere il Made in Italy, ma pensa che il modo giusto sia affittare Ponte Vecchio a Montezemolo o andare alla presentazione del libro di Cavalli? Ancora: azzeccata l’idea della necessità di dialogare con gli imprenditori, ma se la sceneggiatura è andare a pranzo con Briatore (chez Lucio Presta), qualche perplessità viene… Un po’ come quando, per sostenere da sindaco la sua Firenze (altro tema sacrosanto, per carità), andò a pranzo ad Arcore da Berlusconi. Manca solo che vada a pranzo con Alfonso Signorini. Mannaggia, ha fatto pure quello? Stanti queste sue debolezze sul pasto di mezzogiorno (comunque sempre meglio delle cene eleganti), compreso l’“ultimo pranzo” con Enrico Letta durante il quale nelle sue orecchie risuonava l’evangelico “Uno di voi mi tradirà” ed eravate in due, che ne dice per il futuro di portarsi in Comune un panino da casa?
Scivolate a parte – oltre ai pranzi, l’in-dimenticato giubbotto da Fonzie ad Amici i, Marchionne, gli slogan (passi per “rottamazione” e “li asfaltiamo”, ma il Pd “cool” davvero non si può sentire) – lei resta un grande comunicatore.
E va apprezzato il suo pungolare continuamente il governo Letta e il Pd negli ultimi tempi. Il problema vero e più importante è però: ce la farà? Sì, perché lei adesso ha di fronte la sfida più difficile: combattere i fantasmi che si aggirano intorno a lei.
PRIMO FRA TUTTI proprio Enrico Letta, rarissimo caso di fantasma al contrario, passato dall’evanescenza al corporeo in pochi mesi (pare che, se arriverà al 2015, gli ricresceranno pure i capelli). Uscito vincitore (davvero?) dalla vergognosa pagliacciata della crisi di governo mormorando che il condannato Berlusconi è “un grande” (chissà come avrà scaldato i cuori degli elettori del Pd sentire anche l’ex portavoce di Bersani Alessandra Moretti urlare: “Forza Cicchitto! Siamo con voi, ce la dovete fare”), ora si prepara a governare a oltranza con l’amico Alfano, a ricreare la Dc e successivamente a candidarsi a premier al posto suo. Poi ci sono i sempiterni Veltroni e D’Alema che, rottamati nella forma ma non nella sostanza, continuano a riproporre la loro eterna lotta – roba da Tolkien – attraverso i loro pupilli: lei e Cuperlo (Fonzie e Richie Cunningham?). Eccoli apparire e subito dopo scomparire, tirare le fila e poi bollare l’Assemblea Nazionale del Pd come uno “spettacolo triste”.
Infine, i due fantasmi più temibili che aleggiano sul suo cammino, spettri che incombono come moniti: Prodi, l’unico che è stato capace davvero di asfaltare Berlusconi, ma è stato poi asfaltato nella corsa al Quirinale (che andasse così l’ha capito da una telefonata con D’Alema, ma tu guarda); e Cofferati, che a un certo punto (ricorda l’epoca dei girotondi?) sembrava talmente perfetto per fare il leader del centrosinistra, che si è pensato bene di mandarlo prima a Bologna poi in Europa. Lo stesso viaggio che sempre D’Alema ha suggerito a lei, no?
Ce la farà dunque – giovane acchiappafantasmi – a sconfiggere le armate delle tenebre e a conquistare il tesssoro? Più concretamente: le conviene davvero prendere il partito, col rischio di trovarsi una scatola vuota e Letta candidato premier, o è meglio aspettare e puntare direttamente a Palazzo Chigi? Lei dice che con la sua segreteria Letta sarebbe più forte, ma lo sarebbe anche lei? Ho qualche dubbio. In fondo, non dimentichi che siete tutti e due ex democristiani.

Un cordiale saluto.



Essendo il Pd ormai un partito di centro,potrà fare coalizione con lo 0,poco di Casini e gli affezionati di Monti,se poi col tempo,quando passerà a miglior vita,suona strana la tipica affermazione per il neo coadiuvante ai servizi sociali,vero? Potranno annettere tutti i centristi del pdl,ecco che porcellum o meno la grande coalizione si concretizzerà,e con questi difensori a spada tratta dei benestanti,considerato il niet al pagamento Imu prima casa per le case,ville e palazzi di pregio,tenendo conto della dichiarazione dei redditi dei medesimi,che manchi il primo attore del ventennio ormai conclamato,non si noterà alcuna differenza.

Che vinca l'attuale moderato premier o il patacca delle promesse facili fiorentino,poichè il traditore siciliano detto anche angelino jolie è fuori concorso,lo scenario rimarrà sempre uguale,ovvero chi se la gode continuerà a spassarsela e chi fatica peggiorerà la propria condizione.

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

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