mercoledì 9 ottobre 2013

La sanità sempre di più divisa per classi sociali



Sanità: vi siete accorti che da domani i malati non saranno più tutti uguali?

di Ivan Cavicchi

Ma come è possibile che un governo faccia saltare il diritto di ognuno di noi di essere curati ovunque allo stesso modo e gratuitamente, senza che nessuno ne parli?Tacciono i sindacati, i partiti, le istituzioni preposte, le rappresentanze dei cittadini e dei consumatori, tacciono i servizi e chi ci lavora dentro, tace la sinistra riformatrice e di opposizione, tace la satira politica, i talk show di punta delle terza rete della Rai, tacciono i giornalisti impegnati…..e i giornali.

Mi sembra di essere in un incubo dove per quanto io cerchi di gridare con tutta la voce che ho in corpo nessuno mostra di sentirmi o di potermi sentire come se improvvisamente tutti avessero perduto l’udito.

Siamo per caso arrivati all’apatia sociale delle larghe intese? All’anestesia delle coscienze? Ma cavolo qui in ballo c’è la pelle di ognuno di noi e nello stesso tempo la forma della nostra convivenza civile! Cioè ci stiamo giocando il genere di rapporti tra noi e tra noi e lo Stato e nessuna fiata? Sembra di tornare al tempo in cui le sorti di un malato dipendevano da quello che “passava e da quello che non passava” la mutua.
Ma vi rendete conto cosa vuol dire selezionare i malati che lo Stato può curare distinguendoli da quelli che non può curare? Riuscite ad immaginare cosa voglia dire trattare i malati non più in base alla loro consimilitudine, quindi in base alle loro proprietà di malati, ma attenendosi a indicatori esterni alla malattia come il reddito, il censo, la posizione sociale, le protezioni private?

Riprovo l’angoscia che ho provato ad agosto del 2012 quando accettando la proposta del Fatto Quotidiano di tenere un blog pubblicai il mio primo post “siamo all’eutanasia del diritto alla salute e nessuno dice niente”. In quella circostanza scrivevo: “mi colpisce che il dramma che si sta consumando passi sotto silenzio, nei media, soprattutto televisivi, anche in quelli più sensibili e attenti, nei sindacati dell’art 18, nella sinistra e nel mondo intellettuale laico e cattolico, quello che sulla qualità, inviolabilità e indisponibilità della vita litiga tutti i giorni senza accorgersi che il malthusianesimo è tornato.”In quella circostanza eravamo al tempo del governo Monti spiegavo che “i tagli lineari, più i ritardi e gli errori di questi anni, più la crisi e la recessione, più l’assenza di un pensiero riformatore”, erano cose che funzionavano come “se staccassero la spina all’art 32, mettendo in atto forme di eutanasia finanziaria contro milioni di malati, povera gente, cittadini, soggetti deboli”.

Ora dopo il def del governo Letta (Post 24/30 sett); siamo al capolinea, cioè quello che era un pericolo potenziale è diventato reale, scritto nero su bianco, in attesa di essere tradotto nella famigerata “legge di stabilità” e quindi agito con i carri armati della controriforma. Mi sento spaesato e confuso forse per questo continuo a gesticolare e a gridare inutilmente. Da una parte vi è la Suprema Corte di Cassazione che ha stabilito che il diritto alla salute viene prima di ogni altra cosa(sentenza n. 1873/2010 ) definendolo in pratica quale valore supremo incondizionabile, dall’altra vi è un governo tenuto insieme con il super attak del consociativismo, che si permette di far saltare tutto.

E soprattutto …questo maledetto silenzio.



Dia perlomeno atto che sono stati bravissimi nel rinco..nire il paese,su questo piano non ci sono dubbi.

Dai diritti calpestati del mondo del lavoro,per arrivare ad una sanità semiprivata,quella che Obama tenta di correggere negli States trovando delle barricate insuperabili dei repubblicani e dei benestanti.

C'è da chiedersi,abbiamo raggiunto il fondo? Dall'apatia sociale che si intravede a me pare di no,quando un giorno qualcuno della casta affermerà che se il popolo ha fame,tocca dargli le brioches,chissà? Forse anche in questo paese ci saranno quelli che gli gireranno gli zebedei senza più fermarsi....

P.s. (dimenticavo)

Se Emergency di Gino Strada ha aperto delle piccole strutture in Italia per fronteggiare l'impossibilità di potersi curare anche per molti italiani,direi che la verifica di dove stiamo andando,pare palese.

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

Nessun commento: