lunedì 2 settembre 2013

Minchiate sparse di inizio settembre



Ma mi faccia il piacere

di Marco Travaglio

Gerontophilia. “La scelta dei quattro senatori a vita è in perfetta linea con i requisiti previsti dalla Costituzione. Le reazioni del centrodestra, dei giornali berlusconiani... sono state di motivare quella scelta con ragioni politiche volte a rafforzare al Senato il centrosinistra. La stessa reazione ha manifestato Travaglio. La comunanza non è casuale: si tratta di fango che imbratta le mani di chi lo maneggia” (Eugenio Scalfari, la Repubblica,1-9).

Naturalmente è tutto falso: non abbiamo mai scritto che la nomina dei quattro senatori a vita, tutti fuoriclasse indiscussi, favorisca il centrosinistra. Bensì che “incastra Berlusconi” e favorisce il governo Letta nel caso in cui Berlusconi tentasse di rovesciarlo. Da tre mesi comunque, diversamente da noi, Scalfari sostiene il governo Letta insieme al centrodestra e ai giornali berlusconiani. Solo che non se n'è ancora accorto.

Certificato di garanzia. “Violante? Una posizione importante. Chiara. Illuminata. Violante non è solo l'ex presidente della Camera del Pd, è un autorevole giurista, uno dei saggi scelti dal capo dello Stato...” (Francesco Nitto Palma, Pdl, Avvenire , 29-8).

L'alibi di ferro. “La mia dichiarazione pubblicata ieri ('Se becco la Kyenge... il fatto è che non frequento di notte il rettilineo di Ceriale”, ndr) è stata di cattivo gusto e offensiva. Un'affermazione giunta al termine di un paio di mesi stressanti per l'amministrazione di Diano Marina e per le tasche mie e di tutti gli imprenditori italiani chiamati nei giorni scorsi a pagare contributi, ritenute, Iva...” (Cristiano Za Garibaldi, vicesindaco leghista di Diano Marina, 26-8).
Mica male questi leghisti: o evadono, o sparano cazzate.

L'Erede. “Napolitano è l'erede di una tradizione alla quale appartengono i maggiori statisti della storia patria, da Cavour a Giovanni Giolitti ad Alcide De Gasperi, tutti e tre ferocemente combattuti dal giacobinismo moralistico dell'epoca loro e poi glorificati dalle generazioni successive, giacobini compresi” (Sergio Soave, il Foglio, 27-8). Che d'ha da fare per strappare la grazia al padrone e conservare lo stipendio.

Quattro e non più quattro. “In questi quattro anni avremo modo di approvare insieme al Pdl altre riforme strutturali” (Enrico Letta, presidente del Consiglio, 27-8). Poi quello esce dai domiciliari.

Oltre. “L'amnistia va fatta. Non a favore o contro Berlusconi, ma per salvare la democrazia italiana. Bisogna uscire da un ventennio autolesionista di scontro fra berlusconiani e antiberlusconiani. Il tema dell'amnistia va posto non pro o contro Berlusconi, ma oltre Berlusconi” (Sandro Gozi, deputato Pd, La Stampa, 26-8).

L'amnistia pro Berlusconi è piuttosto chiara, quella oltre Berlusconi un po' meno ma ci si può arrivare: resta da capire come sarebbe un'amnistia contro Berlusconi.

A peso d'oro. “Per uno del peso di Berlusconi, la grazia non sarebbe scandalosa” (Mario Monti, il Giornale, 28-8). Chissà quanto peserà mai, Berlusconi. In ogni caso salutiamo con giubilo una grande riforma costituzionale: la grazia un tanto al chilo.

Spifferi. “Dal Quirinale filtra adesso la voce secondo cui il presidente della Repubblica avrebbe 'letto con attenzione' e 'apprezzato' l'intervista rilasciata due giorni fa da Luciano Violante al Corriere della sera in cui l'ex presidente aveva delineato i margini di un possibile ricorso alla Corte costituzionale rispetto alla partita sulla decadenza del Cavaliere” (Corriere della sera, 28-8). Ma che carino. Prima manda avanti Violante, poi legge con attenzione e apprezza. Ma è solo una voce che filtra adesso.

Personalismi. “Violante: sull'ex premier opinione personale” (la Repubblica, 29-8). Di Napolitano.

Un nome, una garanzia. “La legge Severino è incostituzionale” (Silvio Berlusconi, La Stampa, 28-8). Come prova, il fatto che l'abbia votata lui dovrebbe bastare.

La vera vittima. “Mediaset tuona: 'Mai interferenze di Berlusconi. Sempre stati corretti e trasparenti. Sui diritti tv siamo noi la parte lesa'” (il Giornale, 30-8). Dài che adesso Mediaset chiede i danni a Berlusconi.

Labirintite. “Mi spiace per gli alleati, ma facciamo molte cose di sinistra” (Dario Franceschini, Pd, ministro per i Rapporti con il Parlamento, la Repubblica, 30-8). Tipo realizzare il programma del Pdl sull'Imu.

Abbiamo una Chiampa. “Pd, un coro di sì per Chiamparino: è lui il candidato giusto in Regione Piemonte” (la Repubblica sulla candidatura dell'ex sindaco di Torino e ora presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo a governatore del Piemonte, 26-8). Così, per andare in barca con un banchiere, gli basterà portarci se stesso.

Uno ci prova. “Esposito motiva la condanna: 'Il pm non aveva le prove'” (Libero, 30-8). Seguono 208 pagine con decine di prove, ma le diamo per lette.



A volte anche nel giornalismo toccherebbe avere il buon gusto di lasciare spazio a giornalisti più giovani,vero Scalfari?

Sui soliti e notevoli voli pindarici dei vari lacchè dediti a scrivere nel difendere l'indifendibile,calo un velo pietoso.

Ci mancava solo più il ministro bonsai "brunetta dei ricchi e poveri",beccato a fare una piccola ola per il mancato esborso imu della sua villa,e le minchiate sarebbero andate nell'apoteosi...

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