lunedì 1 aprile 2013

Se tutto va bene siamo rovinati!





LA SUPER CAZZOLA

di Antonio Padellaro

Nella repubblica specialista in tavoli, tavolini, comitati e commissioni perditempo era inevitabile che, a conclusione del più inutile giro di consultazioni che si ricordi, il capo dello Stato invece dell’incarico di governo abbia deciso di creare due bei gruppi di lavoro e di assegnare dieci incarichi ad altrettanti supposti esperti. Essi dovrebbero partorire, in un paio di settimane, quelle presunte riforme economiche e istituzionali con cui da un ventennio la peggiore classe politica dell’orbe terracqueo prende in giro gli italiani.
Intendiamoci, Giorgio Napolitano va capito: giunto all’epilogo del settennato, si ritrova a gestire una crisi politica ingestibile cosicché, stufo di perdere tempo con partiti che già pensano alle prossime elezioni e usano i microfoni del Quirinale per farsi propaganda, ha pensato di mollare la patata bollente al suo successore. C’era solo il problema di arrivare al 15 maggio. Prima ha fatto sapere che se ne sarebbe potuto andare in anticipo: niente di scandaloso trattandosi di poche settimane, ma abbastanza per gettare nel panico bipartisan quei politici che senza più la copertura di Re Giorgio, per circolare dovrebbero munirsi di giubbotto antiproiettile. Ed ecco i dieci “saggi”, parola che induce al sorriso, trattandosi (salvo un paio di nomi) perlopiù di vecchie cariatidi o di politicanti in disarmo. Spartiti secondo il più rigoroso manuale Cencelli, sembrano fatti apposta per preparare il terreno all’inciucione Pd-Pdl, che l’attuale inquilino del Colle considera come una sorta di premio alla carriera.
Subito da tutte le televisioni si sono levate grida di giubilo da parte di giornalisti convocati all’uopo: uno ha detto addirittura che quella di Napolitano era “una mossa da fuoriclasse”. Negli osanna si sono naturalmente distinti i leader di cui sopra: adesso, mentre i saggi saggiano, potranno dedicarsi serenamente alla campagna elettorale. Crisi e disoccupazione possono attendere. Una frase di circostanza giunta dal M5S ha fatto andare in un brodo di giuggiole qualche novello esperto: un caso psichiatrico, direbbe Grillo, visto che il movimento ha come scopo dichiarato la distruzione completa dell’attuale sistema dei partiti. Dopo la pausa pasquale vedremo come la supercazzola sarà accolta dai mercati, mentre già in Europa si stenta a credere che con i suoi giganteschi problemi l’Italia continui ad affidarsi al governo Monti, sfiduciato in tutti i sensi. Attenzione, gli italiani sono pazienti, ma se si arrabbiano sono guai.



Non si preoccupi Direttore se c'è un una certezza in Italia è che non si farà mai una rivoluzione,al max per sopravvivere riusciranno a "furbeggiare" qua e là,come sempre si è fatto o subìto,ci tengono ancora in Europa per i nostri debiti,ma l'economia e il tenore di vita diventerà più simile al continente africano.
Del resto quale altra democrazia avrebbe sopportato e idolatrato per certi versi un caimano e una casta viscida e odiosa come la nostra,dorma sogni tranquilli,l'arrabbiatura sarà solo virtuale e discussa,la casta sopravviverà modificandosi solo un pochino.

Il personale commento era di ieri,oggi possiamo prendere atto che il Pdl ha fretta d'andare alle urne,gli ultimi sondaggi lo danno vincente,e non ho dubbi che sia così,dopo una ventina d'anni di disastri a suo carico,avvallato da una opposizione che più scarsa non si può,e da due guru che vorrebbero la maggioranza assoluta per cambiare il paese,due fuori di testa aggiungo io,non possiamo che meritare la più brutta e poco onesta destra che si sia mai vista in ogni panorama democratico mondiale,e ce la meritiamo tutta!

&& S.I. &&

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