lunedì 8 aprile 2013

Minchiate sparse non finiscono mai





Ma mi faccia il piacere

di Marco Travaglio

Strega Nostra. “Molti critici, scrittori e lettori ieri hanno ironizzato sulla candidatura al Premio Strega de 'Il candore delle cornacchie', il libro dell'ex politico Totò Cuffaro... In realtà la Fondazione Bellonci ha fatto il suo dovere: ammettere un libro presentato in conformità alle regole. Meglio i turbamenti del giovane Scurati o le storie di chi vive in celle disumane raccontate da Cuffaro?” (Alessandro Gnocchi, il Giornale, 7-4).

Giusto: vogliamo forse negare dignità letteraria a “Le mie prigioni” di Silvio Pellico o a “Lettere dal carcere”di Antonio Gramsci? Meteolution. “Basta con questo pessimismo cosmico. Anche nelle previsioni del tempo. È passata l’idea che avremmo avuto una Pasqua di pioggia scrosciante e invece non è stato così. Noi che viviamo di turismo non ci possiamo permettere disdette su disdette perchè quelli del meteo disegnano una nuvoletta sul Veneto. C’è una bella differenza fra una giornata nuvolosa e una di pioggia incessante. Se continua così cominceremo a chiedere i danni. Chi vuole sapere che tempo fa consulti il nostro servizio meteo regionale” (Luca Zaia, Lega Nord, governatore del Veneto, Corriere della sera, 5-4). Diavolo di una Roma ladrona: pure il meteo centralista s’è inventata, pur di spezzare le reni alla Padania. Da oggi, nella macroregione del Nord, sole perenne tutto l’anno, 24 ore su 24. Ufficialmente abrogata la pioggia.

L'angolo del buonumore. “Escludo valutazioni negative nel Pdl per Quagliariello. Però la presenza di Brunetta nel comitato economico dei saggi sarebbe stata auspicabile” (Renato Schifani, Corriere, 3-4). Sante parole. Anche i saggi hanno il sacrosanto diritto di svagarsi un po'.

Grassa ignoranza. “La Costituzione... il momento in cui tante culture – cultura liberale, la cultura socialista, la cultura monarchica – si sono unite per fondare questo Paese, per costituire attraverso una Carta che è non solo la più bella e perfetta d'Europa, ma anche la prima legge antimafia...” (Piero Grasso, presidente del Senato, 29-3). Preso atto che la Costituzione repubblicana nacque anche dalla cultura monarchica, si attende qualcuno che ci illustri il fondamentale contributo della cultura repubblicana allo Statuto Albertino.

Bersordi. ”C’è qualche problema che riguarda il mio nome? Se c’è ditelo, perchè io non l’ho sentito” (Pier Luigi Bersani, Corriere, 3-4). Problemi di udito? Da oggi c’è Amplifon.

Sic transit. “Dopo sette anni sto finendo il mio mandato in modo surreale, trovandomi oggetto di assurde reazioni di sospetto e dietrologie incomprensibili, tra il geniale e il demente. Sull’assenza di donne fra i dieci consulenti, poi, si sfiora il ridicolo” (Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, Corriere, 2-4). Giusto. Il Duce ha sempre ragione.

Zero a zero. “Per annientare il mercato della cocaina c’è una sola soluzione, ormai ne sono convinto: legalizzare, vendere in farmacia” (Roberto Saviano, presentando il suo nuovo libro a Repubblica Tv, 4-4). Un po’ come fece lo Stato con la mafia nel 1992-‘94. Un po’ come fa il centrosinistra con Berlusconi da vent'anni. Funziona.

Il Saggio guarda il dito. “Dietro il presunto scherzo appare in realtà ben altro: un’operazione politico-mediatica, messa in atto irresponsabilmente in una fase delicata e incerta della nostra vita istituzionale... Che l’obiettivo fosse quello di compromettere il già difficile compito affidato ai due gruppi di lavoro appare evidente. Ma c'è dell’altro. La violazione della segretezza delle comunicazioni e la sostituzione di persona (delitto contro la pubblica fede) sono illeciti”. Resta da capire perchè un presidente emerito della Consulta in privato giudichi i due comitati di saggi un’inutile perdita di tempo e in pubblico accetti di farne parte. Delitto contro la pubblica fede o, semplicemente, incoerenza?

Franceschiello. “La norma sull'ineleggibilità di Berlusconi è del 1957. Già due volte il centrosinistra è andato al governo e Berlusconi non è stato dichiarato ineleggibile. Non vedo cosa sia cambiato” (Dario Franceschini, Corriere, 6-4). Nulla, Franceschini si tranquillizzi: nulla. Infatti lui è ancora lì e gli elettori da un’altra parte.

L’imbalsamatore. “Nel marasma generale, l’Italia avverte che la Presidenza della Repubblica è rimasta ormai la sola sede possibile di identificazione della compagine nazionale, la sola fonte autorevole di decisioni libere e disinteressate... Tutto ciò si deve a Giorgio Napolitano. Possiamo allora chiedere sottovoce: perchè rinunciare a un simile presidente?” (Ernesto Galli della Loggia, Corriere, 31-3). Non sia mai: imbalsamiamolo.

Magdi ex-Cristiano Allam. “Bergoglio non mi fa ritirare le dimissioni da cristiano. Per essermi dissociato dal Cattolicesimo, ma non da Gesù, sono stato linciato mediaticamente. Però non rinnego me stesso. E chiedo a Sua Santità: c’è posto nella Chiesa per uno spirito libero?” (Magdi Allam, il Giornale, 31-3). Il pover’uomo trascura la risposta più probabile e al contempo imbarazzante: che papa Bergoglio ignori l’esistenza di Allam.

Due camere e Cucinotta. “Licenziando Battiato, Crocetta ha dato una grande dimostrazione di rispetto per le donne. Battiato è un problema per l’immagine della Sicilia” (Maria Grazia Cucinotta, Un Giorno da pecora, Radiorai, 27-3). Dopo lo scirocco e il traffico.



Mi riferisco all'ultima minchiata cucinottiana,ma quando il caimano si rivolse ad Angela Bruno dicendogli "ma lei viene?" "Ma quante volte viene?" e gli disse anche di girarsi per contemplare il lato B della stessa,la Cucinotta dov'era???

Forse è chiedere troppo vero? In un paese di opportunismo allo stato brado....

&& S.I: &&

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