domenica 10 febbraio 2013

Bersani,Renzi e caimano:Esiste ancora la libertà di scelta elettorale?




I capponi di Renzi

di Marco Travaglio

Il sindaco di Firenze, anzi di Firenzi, Matteo Renzi accusa Ingroia e Rivoluzione Civile di “autogol” perché farebbe “vincere Berlusconi”. Bersani ripete che “c’è un solo voto utile per battere la destra ed è il voto al Pd”. Per carità, in politica e soprattutto in campagna elettorale ciascuno tira l’acqua al suo mulino. Ma c’è qualcosa di intellettualmente disonesto nel ricatto “o voti Pd o vince B.”. Non stiamo qui a ricordare tutte le volte in cui il centrosinistra resuscitò B. da morte sicura, o accusò noi antiberlusconiani di impedire il dialogo con B. e il reciproco riconoscimento fra destra e sinistra (prima l’accusa colpì i girotondi, poi fu usata dai vertici Ds per cacciare Colombo e Padellaro dall’Unità). Nel 2008 il neonato Pd predicava “le riforme insieme” a B., tant’è che in tutta la campagna elettorale Veltroni evitò accuratamente di nominare “il principale esponente dello schieramento a noi avverso”. E nel 2011 gli astuti strateghi del Pd dichiararono chiusa l’era del berlusconismo e dunque dell’antiberlusconismo (posti sullo stesso piano). I più furbi studiavano un salvacondotto per accompagnare B. alla tomba, essendosi bevuti l’ennesima balla: quella del suo ritiro in favore di Alfano (figuriamoci), con tanto di primarie Pdl (rifiguriamoci). Del resto, sentir dire da Bersani “faremo subito le leggi sul conflitto d’interessi, il falso in bilancio e la corruzione”, fa cascare le braccia: se fosse Renzi a dirlo, qualcuno potrebbe anche crederci, perché Renzi non era al governo né in Parlamento nelle cinque legislature della Seconda Repubblica in cui non si fece nessuna di quelle leggi, anzi se ne fecero parecchie di segno opposto. Ma Bersani in Parlamento e al governo c’era, dunque farebbe bene a non pronunciare più le parole conflitto d’interessi, falso in bilancio e anticorruzione finchè le relative leggi non saranno sulla Gazzetta Ufficiale. E poi una legge anticorruzione il Pd l’ha appena votata assieme ai suoi alleati nella maggioranza che sostiene Monti, guidata dal Pdl, con cui governa da 14 mesi. Una legge finta, anzi dannosa, che riduce le pene per la concussione: guardacaso, proprio il reato di cui risponde B. al processo Ruby. Come può chi governa da 14 mesi con B. accusare Ingroia o Grillo di fare il suo gioco? Dei leader attualmente in campo, gli unici che non hanno mai governato con B. sono proprio Ingroia e Grillo (Monti, Bersani, Fini, Casini e Maroni sono stati tutti in maggioranza con B., chi una, chi più volte). Ma soprattutto: se il Pd teme di perdere le elezioni a causa di Rivoluzione civile, perché non si è alleato con Rivoluzione civile prima del voto e non vuol farlo nemmeno dopo? Ingroia aveva offerto un’alleanza prima del voto: nessuna risposta. Ora offre un’alleanza dopo il voto: nessuna risposta. Anzi, picche. Invece Bersani annuncia a ogni pie’ sospinto che, dopo il voto, governerà con Monti (e tutto il cucuzzaro dei Fini e dei Casini), logorando Vendola ed escludendo a priori Ingroia. Di chi è dunque l’autogol? Renzi voleva addirittura cacciare Vendola dal centrosinistra, col risultato di sprecare i suoi voti, visto che Sel è data dai sondaggi sotto la soglia minima del 4% richiesta per entrare almeno alla Camera. Intanto B., com’è giusto fare col Porcellum che Pdl, Pd e Centro non han voluto cancellare, schiera una coalizione che tiene dentro tutta la destra. La sinistra invece, come al solito, è in ordine sparso. Di chi è dunque l’autogol? Forse occorrerebbe un po’ più di umiltà e di rispetto per gli elettori. Chi vota Ingroia o Grillo lo fa perché preferisce programmi e comportamenti magari ingenui o sbagliati, ma radicalmente diversi dalla solita minestra fallimentare vista e rivista per vent’anni. Quei voti non appartengono a Ingroia o a Grillo, ma a quei cittadini. E chi vuole quei voti deve parlare a quei cittadini. Anzi, avrebbe dovuto.



Non si sono messi d'accordo su una nuova legge elettorale che semplificasse la governabilità,ora intimano di non votare alcuni partiti altrimenti diventerebbe difficile creare un nuovo esecutivo,se non sono all'altezza d'essere classe dirigente facciano altro nella vita,e poi sono dell'idea che la maggioranza di chi vota Grillo,Rivoluzione Civile o Giannino,a stragrande maggioranza non ci fossero queste possibilità non sceglierebbero nessun altro,anche il mio caso comprende questa opportunità,nel senso che se non fosse sceso in campo Ingroia con il suo movimento certamente a fine febbraio non mi sarei recato al seggio,e con me moltissimi altri.

Nel caso poi del sindaco di Firenze o del bocconiano che vedono Vendola come il diavolo con l'acqua santa,facendo parte della coalizione di csx,per evitare tutto ciò organizzino nuovamente una democrazia cristiana e se le cantino e se le suonino da soli,ma roba da matti!!!

&& S.I. &&

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3 commenti:

valerio ha detto...

Beh oggi il nano come avrai sentito ne ha fatta un'ultra delle sue , trattando una donna in modo volgare , da vero porco , e tuttti ad applaudire il vecchio depravato !!!

valerio ha detto...

Concordo con la tua analisi, i voti per Grillo, Ingroia e Giannino, sono voti "recuperati" anche da chi non sarebbe andato a votare o non trova nella sinistra ( come dice Travaglio) umiltà e rispetto !!

Ivo Serenthà ha detto...

Ma è più forte di lui,appena gliene piace una,praticamente tutte se sono giovani,sbrocca stile camionista,ma di quelli trogloditi,sia ben chiaro.

In ogni caso solo più due settimane e poi i soliti cavoli acidi per noi!

Saluti