domenica 3 febbraio 2013

Ancora tre settimane di teatrino indecente della politica




Buttarsi dal balcone o spararsi? Gli indecisi sono ancora il 40 per cento

di Alessandro Robecchi

Buona affermazione di Bersani che ha promesso due milioni di derivati per ogni famiglia. Berlusconi critico con il processo di Nortimberga: “Fu orchestrato dalla sinistra” Ancora bufere giudiziarie sul voto: arrestato il sarto di Giannino. Monti ride e si sloga una mascella. Grillo polemizza con la pentola a pressione

Il confronto televisivo tra i sei candidati premier non si è fatto? Niente paura! Il Misfatto, grazie ai suoi superpoteri, è in grado di dirvi lo stesso com’è andato! Ecco le pagelle.
Pierluigi Bersani. 8 – Fasciato in un blu presidenziale, ha elencato con pazienza e bonarietà tutti i motivi per non votare Monti, ma il partito che più coerentemente ha sostenuto Monti, il suo. Divertente la metafora dell’anguilla nel water. Commovente il passaggio su Gramsci che aveva un conto al Montepaschi.
Silvio Berlusconi. 9 – Carico di tensione il passaggio in cui ha dichiarato guerra al Congo, la rivelazione che Hitler ha avuto un’infanzia difficile e la promessa di abolire il furto di bestiame e le multe per divieto di sosta. Un po’ sottotono nel secondo giro di interventi, quando si è addormentato.
Oscar Giannino. 6 – Un po’ deludente nonostante l’elegante strascico di chiffon, il cappello da cow boy e i pantaloni catarifrangenti. Molto applaudito il passaggio sulla crisi del liberismo che va curata con più liberismo, nel caso eleggendo uno vestito come l’unico etero dei Village People.
Mario Monti. 7 – Fedele alla sua nuova immagine di simpaticone, ha duramente criticato il governo Monti, promesso l’abolizione della tassa sugli animali esotici e dettato la ricetta del coniglio in umido. Un leader popolare e vicino alla gente. Bene.
Beppe Grillo. 9 – Comparso in ologramma, ha elencato i punti del suo programma, compresi l’abolizione dell’Europa, dell’Oceania, dell’euro e della pentola a pressione. Convincente il passaggio sull’innovazione e sulla possibilità di far pisciare il cane via modem, senza uscire di casa.
Francesco Ingroia. 7 – Un po’ confuso nell’eloquio ma chiaro negli obiettivi. Molto applaudito il passaggio sulla necessità di mandare qualcun altro in Guatemala.



Tenete duro e lasciate ogni speranza,ancora tre settimane e il teatrino del mercato delle vacche e dei voti finirà,dopo saranno le solite brutte vicissitudini per i più,e gli intoccabili sapranno sempre navigare molto bene,inutile fare un elenco.

[ Kenzo ]

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2 commenti:

Tina ha detto...

E' questo il difficile, tenere duro.

Mi ricordano le bettole o osterie dei porti del 1800, quando dopo una solenne bevuta se le suonavano senza una ragione.

Mi sorge un dubbio, hanno tutti lo stesso pusher?

Se si, che diavolo di roba gli rifila per renderli così fuori di melone?

Notte buona Ivo e buona settimana.

Ivo Serenthà ha detto...

Come saprai in Italia non si sono fatte rivoluzioni dall'invasione degli austriaci,molto tempo fa,escludendo la divisione del paese dopo il 1943,purtroppo si possono permettere qualsiasi comportamento,la passività regna sovrana anche in cabina elettorale.

E' sufficiente la pasta di alcuni anni fa,o la scarpa sinistra e dopo la destra finite le elezioni,ora sono sufficienti un paio di centoni per fare la differenza,è la media del rimborso Imu per tutti noi.

Notte buona anche a te,Tina