domenica 25 novembre 2012

I lauti benefit dei futuri parlamentari cinque stelle




M5S, BENEFIT PER GLI ONOREVOLI LA BASE NON CI STA
I SIMPATIZZANTI DEL MOVIMENTO CHIEDONO DI SOTTOPORRE IL VADEMECUM AL VAGLIO DEGLI ISCRITTI: “VA BENE IL TAGLIO DEGLI STIPENDI, PERÒ TUTTI QUEI PRIVILEGI...”

di Emiliano Liuzzi

Questa volta Beppe Grillo c'entra solo in parte. Lui a fine ottobre ha stabilito le regole. Regole che evidentemente a gran parte degli attivisti devono essere sfuggite, altrimenti oggi non si sarebbe sollevato un gran polverone. Di cosa parliamo? Dello stipendio dei futuri parlamentari del Movimento 5 stelle: guadagneranno 5000 euro lordi al mese, più rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per trasporto e viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo. Meno degli altri, ma sempre un fior di stipendio.
GRILLO, per non perdersi in una polemica di difficile risoluzione, ieri, dopo l'articolo del Fatto Quotidiano, ha ripubblicato sul suo sito le cifre. E confermato, nella sostanza, quello che il Fatto scrive. Ci sono i viaggi, il mantenimento dei fuorisede, e c'è la necessità comunque di soddisfare coloro che dovranno vedersela con i colleghi che aspettano i “marziani”, con la bava alla bocca, loro gli “onorevoli da un bel pezzo” che vivono tra Freccia Alata, il club esclusivo di Alitalia, e il ristorante Fortunato al Pantheon.

Intanto i simpatizzanti del Movimento, sul sito gestito da Casaleggio, chiedono spiegazioni, invitano a rivedere le regole. Perché “va bene il dimezzamento dello stipendio, ma tutti quei benefit no, sono troppi”. Via anche le diarie e le spese accessorie, altrimenti niente voto. Lo scrivono sulla rete, spesso mascherati da nickname, raramente con nome e cognome. “Al massimo si può pensare di concedere il rimborso per le spese di viaggio per chi abita lontano, non di più”, commenta Dario da Torino. “Spero vivamente che prima delle elezioni il trattamento cambierà, perché così è del tutto incoerente con i principi del Movimento”. Sulla stessa linea tale Armando: “Se mantenete questo statuto io il Movimento non lo voto di sicuro”. E ancora Sergio da Pescara: “Un codice così importante che disciplina non solo le prerogative dei parlamentari del Movimento 5 stelle, ma anche il trattamento economico non può non essere sottoposto al voto degli iscritti”. A ruota anche Fabio da Firenze picchia il tasto sulla mancanza di partecipazione nella stesura del regolamento, e chiede: “Ma non dovevamo essere noi a decidere?”. Nel dibattito interviene anche il consigliere regionale Giovanni Fa-via : “Giusto che le spese per mantenersi a Roma siano tutte documentate da scontrini e pezze d'appoggio, secondo criteri ben precisi. Nessun rimborso a forfait, quello appartiene alla vecchia politica”.



Non mi sta bene,se il Movimento cinque stelle vuole distinguersi,soprattutto dal punto di vista della retribuzione dei futuri parlamentari,avrebbe dovuto dimezzare gli emolumenti,se così rimarranno le cose non mi recherò alle urne.

In un paese dove le famiglie con i relativi lavoratori fanno i salti mortali per sopravvivere,con o senza lavoro,la decisione di lasciare pressocchè intatti i guadagni,equivale a far parte della casta.

Ho già commentato sul blog del guru a cinque stelle il disappunto e invito tutti quanti a protestare!

&& S.I. &&

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

2 commenti:

valerio ha detto...

come ho già detto altre volte , condivido alcune cose del movimento 5 stelle ed altre no.
In parlamento stanno facendo di tutto per non toglirsi un EURO !!!!

Ivo Serenthà ha detto...

Liberissimi di scegliere anche le retribuzioni che dovranno intascare i futuri parlamentari cinque stelle,da parte dei soliti noti,così alte però demotiveranno molti a seguirli,pardon a sceglierli,poichè se non è zuppa,è pan bagnato.

Saluti