lunedì 26 novembre 2012

E il medio oriente si compro' l'Italia




di Alessandro Robecchi

Si tratta anche per il trasferimento di 30.000 esodati: sostituiranno i cammelli nelle campagne del Quatar. Vivo interesse del sultano del Brunei per le bellezze naturalistiche italiane: “Le compro tutte, purché abbiano meno di 25 anni”. Da Abu Dhabi un’offerta per i vertici del PdL: “Amiamo molto il circo, e quello è il migliore”.

E’ passato appena qualche giorno dal ritorno di Mario Monti dal suo tour nel paesi del Golfo e già si vedono i frutti della costruttiva collaborazione tra il governo italiano e i sultani del Quatar, gli sceicchi di Abu Dhabi e i concessionari Ferrari degli Emirati Arabi. “Attrarre investitori era il nostro obiettivo – dicono al ministero degli esteri – e ci siamo riusciti. A Dubai hanno già opzionato il 40 per cento di Manuela Arcuri, ma contiamo di vendere anche prodotti meno stagionati”. L’interesse dei fondi sovrani di Dubai per l’industria automobilistica italiana è stato considerato un vero miracolo, ma l’entusiasmo si è spento quando un portavoce dello sceicco Al Maktum ha precisato: “Sì, le macchine italiane ci piacciono molto, compreremo gli stabilimenti in Polonia, Serbia e Brasile”. Anche l’arte italiana va fortissimo e promette lauti incassi: “Potremmo comprare la Gioconda – da detto un emiro di Abu Dhabi, diteci a chi dobbiamo intestare l’assegno”. Più difficile la trattativa per la cessione del Molise al Quatar. In questo caso Mario Monti si è speso personalmente: “Se ci comprate il Molise insieme a tutti i pensionati molisani, vi diamo anche un set di pentole e un materasso ortopedico”. Molto intense anche le collaborazioni in joint-venture. I paesi del Golfo tengono molto a pubblicizzare la loro industria di trasformazione e offrono modernissime tecnologie: “Noi – dicono fonti vicine al sultanato del Dubai – possiamo trasformare tutti i vostri falsi invalidi in invalidi veri, e in una sola settimana”. Gran parte del lavoro diplomatico puntava a convincere alcuni ricchissimi rampolli dell’aristocrazia petrolifera a visitare l’Italia ma molti di loro hanno rifiutato: “Siete pazzi? – ha detto il ministro dell’economia degli Emirati – con quello che costa la benzina da voi conviene abbandonare la Porsche quando ha il serbatoio vuoto piuttosto che fare il pieno”. La missione di Mario Monti è stata comunque un successo: i faraglioni di Capri, l’Etna e due terzi delle Dolomiti verranno consegnati giovedì governo del Kuwait che ne farà – finalmente – attrazioni turistiche redditizie.



Pare sia difficile vendere pezzetti d'Italia,ormai i tempi dove si vendevano agli sprovveduti il Colosseo e la Fontana di Trevi sono finiti.

[ Kenzo ]

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