domenica 26 agosto 2012

L'ultimo allarme Pd:Sono tornati i fasci


bbb

Disordine, compagni

di Marco Travaglio

L’elettore del Pd (ce ne sono ancora tanti, anche fra i nostri lettori) deve avere qualche colpa atavica da espiare, qualche peccato originale da scontare. Insomma è nato per soffrire, o è votato al martirio. A novembre stava quasi per esultare alla caduta di B.: “Che bello, ora si vota e vinciamo noi”. Ma dai vertici fu subito avvertito che non era il momento di esultare, né tantomeno di votare: siccome B. non aveva più la maggioranza, bisognava entrare in maggioranza con B.. Però Monti dovrà ascoltarci, soccmel, urlò Bersani: anticorruzione, antievasione, patrimoniale, asta per le frequenze tv, politiche sociali, basta bavagli alla stampa e guerra ai pm. Risultato: niente di tutto questo, perché B. non vuole. Anzi ora il bavaglio lo chiedono e la guerra ai pm la fanno Napolitano, Violante e Scalfari. Ma come, i pm di Palermo non erano dei benemeriti che rischiano la pelle per indagare su mafia, politica e trattative? Contrordine, compagni. L’elettore del Pd legge Repubblica e scopre che i pm congiurano contro il Colle, lo intercettano illegalmente, calpestano le sue prerogative a suon di “abusi” e in vent’anni non han combinato niente. Legge Violante, e scopre che Ingroia “fa politica” e dà fiato al “populismo giudiziario” che vuole “abbattere Napolitano e Monti”. Ma - si domanda disorientato il povero elettore - non s’era detto, ai tempi del caso Moro e del caso Cirillo, che è una cosa brutta trattare coi terroristi e i mafiosi? Conserva ancora il libretto distribuito dall’Unità diretta da D’Alema, grondante indignazione perché la Dc aveva usato i servizi segreti per trattare con Cutolo e far liberare Cirillo dalle Br dietro congruo riscatto: s’intitolava, guarda un po’, “La trattativa”, sottotitolo “L’ordinanza del giudice Alemi sul caso Cirillo: Brigate rosse, camorra, ministri Dc, servizi segreti”. Ora apre l’Unità e trova il compagno senatore Pellegrino che, anziché denunciare la trattativa di “Cosa Nostra, carabinieri, ministri Dc, servizi segreti”, la giustifica: serviva a “rallentare temporaneamente l’applicazione della norma (il 41-bis) per avere tempo di stroncare i corleonesi... Un arretramento tattico che non intaccava la strategia di fondo, ma era funzionale ad assicurarne il successo”. E pazienza se intanto, a causa della trattativa, ci han lasciato la pelle Borsellino, gli uomini della scorta e nel ‘93 una decina di cittadini inermi a Firenze e Milano. Apre Repubblica, nella speranza di trovare almeno lì la linea dura, come ai tempi di Moro. Invece no, sorpresa: “Ci sarebbe da distinguere – scrive Scalfari - tra trattativa e trattativa. Quando è in corso una guerra la trattativa tra le parti è pressoché inevitabile per limitare i danni. Si tratta per seppellire i morti, per curare i feriti, per scambiare ostaggi”. L’elettore non vede l’ora di votare per riportare al governo il centrosinistra, ma gli spiegano che il centrosinistra non si porta più: l’alleato è Casini, quello che governò con B. fino al 2006 e portò in Parlamento galantuomini come Cuffaro (infatti si va con lui anche in Sicilia). Di Pietro invece, non avendo mai governato con B., è un “populista di destra”, anzi “fascista”, e non va più bene. Infatti è l’unico, con Landini, escluso dalla festa Pd, dove però l’elettore può arraparsi con Fitto, Sallusti, persino Latorre e Menichini. Stremato, l’elettore domanda sommesso: posso almeno prendere un po’ per il culo il Cainano, che medita il ritorno con Grande Italia ma ogni tanto si scorda di asfaltarsi il capino? Eh no: Ezio Mauro, su Repubblica, lo ammonisce ad abbandonare le “calandrinate” sui “cognomi e i difetti fisici”, tipiche del “Borghese degli anni più torvi” e della “destra peggiore”, pena l’esclusione dal “campo democratico”. A questo punto l’elettore scoppia in lacrime ed esclama: “Ma cosa ho fatto per meritare tutti questi colpi bassi?”. Ma accanto a lui si rialza implacabile il ditino: “Bassi non si dice, fascista che non sei altro: al massimo, diversamente alti”.



Le personali reazioni a tanta scemenza

Può tirare fuori qualsiasi tesi e può portare acqua al suo mulino come meglio crede,ha appoggiato senza fiatare la "macelleria sociale" dei bocconiani,se ne è soddisfatto buon per lui,vuole imparentarsi con piercasinando? Faccia anche questo passo,ma non parli di riformismo con gli ex democristiani perchè lo stanno diventando anche loro.
E soprattutto non tiri fuori il fantasma fascista,sono da altre parti costoro,da Storace a Ciarrapico per finire a Rauti,descrivere il rischio che la politica degli zombie,la quale ha caratterizzato il paese nella cosiddetta seconda repubblica continui è un dato di fatto,altro che lo spettro fascista da parte di chi critica.
Troppo facile far paura alla gente....

Se piace la peggior opposizione mai vista nel panorama occidentale,quella che ha fatto governare per una ventina d'anni il caimano,poichè al governo riusciranno a far ridere anche i polli,come è successo nelle poche apparizioni governative.

Riusciranno a bisticciare su chi deve pagare il caffè alla bouvette.....
La strategia dello spettro fascista può solo essere uscita da una mente contorta che non ne indovina una,cambiate chi studia la propaganda che questo è scarsissimo,come sempre del resto!


Quella più paradossale

Ue ragassi,non siamo mica qui a pettinare le bambole,ci danno degli zombie e dobbiamo prepararci al ventennio dei grillofasci,dai su preparate la porchetta e le salsicce che ne abbiamo bisogno,ce le porteremo in montagna...

&& S.I. &&

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2 commenti:

giovanotta ha detto...

tremendo travaglio come al solito
e come dargli torto?..
ciao Ivo

Ivo Serenthà ha detto...

Se non fossero diventati ruffiani degli Udc,sarebbero da considerare come sparare sulla croce rossa,non per la nobiltà dell'impegno ma per manifesta incapacità.

Ciao Gio