lunedì 21 maggio 2012

Le estreme difficolta' della societa' multirazziale in Italia




Siamo le seconde generazioni, un esercito di invisibili

di Francesca Paci

Mandateci le vostre storie e le vostre fotografie


Sono noti come "la seconda generazione" e sono i figli di immigrati nati in Italia o arrivati quando erano piccolissimi. Gli studi raccontano un fenomeno in crescita esponenziale: i figli di stranieri nati in Italia sono passati dai 6mila del 1992 ai 51mila del 2005, nel 2006 40mila ragazzi hanno raggiunto i genitori nel nostro paese. Ogni anno si rilancia. Le cifre attuali parlano di una popolazione di circa 600 mila persone. Cinque anni fa il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano citò il fenomeno delle seconde generazioni auspicando una legge sulla cittadinanza come richiesto anche da molte associazioni.
Secondo la normativa vigente, chi nasce in Italia da cittadini stranieri può richiedere la cittadinanza al compimento del 18° anno di età dimostrando che ha risieduto ininterrottamente in Italia dalla nascita e che i suoi genitori hanno provveduto a registrarlo come residente immediatamente dopo la nascita. Inoltre possono ottenere la cittadinanza italiana coloro che risiedono in Italia da almeno 10 anni dimostrando di avere i requisiti di reddito e regolarità della residenza. Solo che queste regole sono soggette a una sorta di valutazione discrezionale da parte della pubblica amministrazione. E il risultato è una galassia invisibile.
Tutta questa introduzione per girarvi la lettera di Med, un ragazzo marocchino che vuole esprimere il suo disagio. Quanti ce ne sono come lui? Quanti siete e cosa provate? Volete la raccontarci le vostre storie e mandarci magari le vostre fotografie in modo che i nostri lettori possano conoscervi?

Sono un giovane ragazzo di 19 anni nato in Marocco ma cresciuto in Italia. Sono cresciuto in questa splendida nazione che sento essere la mia terra e la terra che un domani sara' dei miei figli. La mia e' storia e' quella di un invisibile. Perché? Perché nonostante siano ben 18 anni che vivo, studio, lavoro e abbia una vita come quella di un qualsiasi mio coetaneo purtroppo non sono ancora riconosciuto come cittadino di questa terra. Per una semplice legge tanto insulsa quanto vecchia, i ragazzi come me che sono definiti "seconda generazione" ma che non sono secondi a nessuno, circa 1.200.000 ragazzi non hanno diritto ad essere cittadini italiani. Siamo Giovani italiani con passaporti stranieri costretti ad interminabili file per rinnovare un permesso di soggiorno. Italiani con la pelle scura, con occhi a mandorla, ma italiani al 100%, che tifano la nazionale di calcio, che al cous cous preferiscono la pizza e che si sentono italiani come Marco, Luca, Francesco e Paolo!
Mi chiamano straniero ma del mio paese d'origine non so niente e sono un extracomunitario in Italia Perché? Non siamo diversi dai vostri figli. In fondo l'Italia siamo anche noi ragazzi e ragazze che questa terra la amano e sentono come loro. !..

Un italiano invisibile



Se migliaia di persone che in un qualsiasi paese comunitario avrebbero ottenuto i requisiti per la cittadinanza,invece in Italia rimangono nel limbo dell'indifferenza,tutto cio' fa apparire palesemente l'incivilta' della nostra societa',anche perche' fa comodo lasciarli in quella condizione,si possono sfruttare nel lavoro nero e sottopagato.

&& S.I. &&


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2 commenti:

Tina ha detto...

Ogni tanto mi pongo una domanda:

Se nasce in Italia e la madre è single e muore di parto, il pupo sarà definito "apolide" sine die o no?

Buona serata Ivo...hai notizie della lega? ;-)))

Ivo Serenthà ha detto...

Sono tornati a farsi "legaioli",stanno dando il meglio di se stessi,con l'ultima battuta sul terremoto uno di loro si è superato....

Su ciò che riguarda i più elementari diritti che mancano in questo paese,quello della cittadinanza agli stranieri è il più incomprensibile,ma non nella logica italiana.

Ciao Tina