lunedì 21 maggio 2012

Movimento cinque stelle:Il nuovo boom dopo gli anni sessanta




di Federico Mello

La vittoria del movimento 5 stelle è innegabile. Nonostante fossero senza soldi, senza esperienza, senza ceto politico, i “cittadini” delle liste autorizzate da Grillo si sono affermati in comuni e regioni e hanno conquistato il governo di città importanti.

Li vedremo all’opera, capiremo se riusciranno a trasformare le promesse in realtà (a Parma, per esempio, verrà chiuso l’inceneritore quasi pronto e costato 200 milioni di euro? Non sarebbe un enorme spreco?).
Comunque, buona fortuna!

Ma il prossimo orizzonte, senza dubbio, è quello delle elezioni politiche. Il Cinque Stelle viene valutato intorno al 14-15 per cento dei voti, praticamente una carovana grillina guidata da 70-80 parlamentari è pronta al sacco di Roma.

Come verranno eletti questi deputati? È molto probabile che nel 2013 andremo a votare ancora con l’orrido Porcellum. Tutti i candidati, quindi, sia delle nuove liste che di ogni altro partito “morto”, verranno designati dal leader del singolo partito o del movimento, da chi ne è detentore del simbolo.

Il Cinque Stelle, movimento ormai grande e maturo, come sceglierà la sua classe dirigente, i suoi deputati? Con quali regole?

È risaputo che Grillo ha il copyright del simbolo del movimento. È agli atti inoltre che abbia proceduto ad espulsioni unilaterali per chi voleva affrontare il tema delle elezioni politiche, e di reprimende per gli esponenti delle liste colpevoli di andare in tv.

I Pirati tedeschi, in un intervista al Fatto, invitavano Grillo a “mollare l’osso” e a passare la gestione del movimento ad una piattaforma “certificata” di iscritti come il loro “liquid feedback”. Possibile che un “guru di Internet” come Gianroberto Casaleggio, sicuro che nel futuro sarà “la Rete” a farsi carico delle decisioni collettive, non sia grado di realizzare uno strumento del genere?

La democrazia è la base del vivere civile. Può una forza politica nuova, innovativa, ora anche credibile e di governo, essere l’unica che ne fa a meno e delega tutto al suo padre-padrone? Se così fosse, risulterebbe un partito nato, cresciuto, e subito “morto”.



Condivido l'ultimissima riflessione,se il guru a cui potrebbe andare la presidenza honoris causa,in futuro non si farà da parte,il movimento rischia effettivamente l'inevitabile declino.
Il movimento dopo i primi passi dovrà viaggiare autonomamente,con il rinnovo della classe politica come c'è scritto nero su bianco nello statuto,errori e scelte virtuose dovranno essere giudicate dagli elettori.

Sono anch'io curioso di come sarà gestito l'inceneritore appena costruito a Parma,se dal cilindro del neo sindaco saprà organizzare una magia per sopperire al mastodontico investimento,si determinerà la prima mossa da scacco matto alla vecchia politica affaristica.

&& S.I. &&


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6 commenti:

francesca ha detto...

Credo che la vincita più grande sia stata del nord che, dopo molti anni,si è liberato della lega e del pdl... (certo sentire bersani blaterare che ha vinto..).
Questi i fatti odierni,purtroppo non ho fiducia nell'italiano che vota,cambia partito così come cambia mutande. Da oggi al 2013 chissà quanti modelli riuscirà a cambiare...
Saluti.
Francesca

Ivo Serenthà ha detto...

Simpatica la definizione dell'elettore italiano,non ho idea quale futuro si profila,in questo momento pur essendo con il c... per terra,l'esserci liberati dal putt..iere e dai razzisti xenofobi,la soddisfazione è grande.

Buona serata a te,Francesca

francesca ha detto...

Sono d'accordo ma... non si può vivere di sole soddisfazioni,sono le vincite quelle che contano. E visto chi c'è sempre al governo e visto che viene negata perfino l'evidenza e visto che anche quando perdono sembrano esserne usciti immacolati e visto... insomma continuo a vederla dura.
Grazie per il commento sul mio blog.
Ciao

Ivo Serenthà ha detto...

Siamo in Italia,Francesca,potevamo nascere e vivere in luoghi assai più difficili,ma se avevamo più fortuna sicuramente in zone più virtuose.

Potessimo scegliere o prevedere il futuro,avremmo tentato fortuna altrove.

Ri-ciao

Unknown ha detto...

Gran parte del successo del grillino di Parma è dovuto al fatto che il centro destra ha votato per lui, per fregare il PD.
Possibile che nessuno lo dica?
Cristiana

Ivo Serenthà ha detto...

Assolutamente vero Cristiana,ma non solo,i voti al candidato del Csx si sono ridotti rispetto al primo turno.

Un particolare da non sottovalutare,pare che la scelta del candidato non sia stata la migliore.