martedì 13 luglio 2010

Vespa,vespini,vespette,di Massimo Gramellini




La cena degli ultracorpi a casa Vespa è stata scandagliata in ogni particolare. Tranne uno, dato evidentemente per scontato: cosa ci faceva Vespa? I giornalisti non dovrebbero organizzare cene per i potenti, né parteciparvi se non in incognito, con parrucca e registratore incorporato, per poi raccontarle sul giornale. Vespa festeggiava le nozze d’oro col mestiere, ma anziché gli amici ha invitato banchieri, politici e porporati: la controparte. È vero che il portiere della Spagna mundial ha baciato in diretta la fidanzata che lo stava intervistando, però Silvio e Vespa non hanno vinto nulla e non sono neanche fidanzati, almeno ufficialmente.

Niente di personale: intorno al biscotto del Potere ronzano vespe di ogni colore e d’estate a Roma fioriscono terrazze dove il critico contende un groviglio di bucatini al regista del film che dovrà recensire e il politico di sinistra suggerisce all’editorialista di sinistra che cosa scrivere nel prossimo articolo che il pubblico di sinistra non leggerà. Nessun governo dichiarerà mai illegale questo genere di intercettazioni. Però non stupiamoci se i nostri padroni, lettori e telespettatori, ci considerano parte di quella stessa Casta dalla quale, a parole, prendiamo le distanze. Chi si autodeclassa da campanello d’allarme a carillon toglie credibilità alle battaglie sulla libertà di stampa. Quel che è peggio, ne toglie all’immagine di una categoria composta in maggioranza da persone che a cena con i potenti non ci vanno, non foss’altro perché non vanno a cena, dovendo restare nelle redazioni fino a notte fonda.

[ da La stampa ]

L'andazzo del paese è questo,le cosiddette "cricche" sono in ogni ambito,se vuoi far parte del piccolo o grande potere che sia,devi "socializzare" in questo modo,dove cene,pranzi,merende non sono appendici per il piacere di stare insieme,punto.Bensì per confermare che si fa parte della cerchia e quindi controllare ed essere controllato,altrimenti non si rimane sulla cresta dell'onda a certi livelli.Chi si astiene deve quasi sempre accontentarsi delle briciole.Tu chiamalo se vuoi,Dna italico...

&& S.I. &&

3 commenti:

G.Tell ha detto...

L'italia è proprio la repubblica delle banane, dove si fa confusione su tutto, dove le buone leggi esistono ma devono essere osservate solo dagli imbecilli che non possono scantonarle.
Non mi sembra un paese serio e comunque, con governanti di questa fatta saremo sempre più ridicoli e senza futuro. Mi dispiace per i giovani

VINCENZO ha detto...

La colpa è dell'onorevole? PD Zaccaria ex presidente RAI che a suo tempo non seppe mandarlo a casa ,se nonaltro per il bene del bilancio della RAI.

Ivo Serenthà ha detto...

Rammento a G.Tell che ogni popolo ha il governo che si merita,i nostri politici non sono arrivati da un pianeta alieno,aimè e ainoi!

A Vincenzo,

Non ho idea quali siano le responsabilità di Zaccaria.
Penso che il suddetto giornalista del din,don serale,ha le radici molto profonde in quella azienda,grazie non solo alle cene,bensì perchè fa parte degli ingranaggi del potere.