domenica 25 ottobre 2009

Nonostante la grandeur Francais,il popolo manda a casa i raccomandati,di Massimo Gramellini



Sarkozy e figlio deposto dall'incarico


Riemergo carico di ottimismo dalla pagina di «Le Monde» dedicata alle reazioni dei lettori al caso Due Sarkozy. Il figlio del Presidente, studente universitario poco più che ventenne, era stato inopinatamente candidato alla guida di un’importante società statale, ma la sollevazione dell’opinione pubblica, capeggiata dagli stessi elettori di Sarkò, ha bloccato il sopruso sul nascere. Nonostante il signor Carlabruni, con uno di quei sofismi in cui eccellono i politici, avesse cercato di ribaltare il senso degli eventi, considerando un’ingiustizia non che il suo pargolo ottenesse una carica per la quale non aveva né titoli né competenze, ma che non potesse concorrervi perché figlio del Capo dello Stato.

La Francia profonda conserva una pancia monarchica ed egualitaria. Ama eleggere un re, ma poi vigila sui suoi comportamenti, fino a ergersi a contrappeso dell’autorità suprema, quando essa tende a ricostituire quell’Ancien Régime di privilegi, nepotismi, caste e prebende che i francesi si scrollano continuamente di dosso da oltre duecento anni. Ci sono riusciti anche stavolta. E in coda a una settimana italiana che alimenta la tentazione di lasciar perdere, tanto tutti i politici rubano, tutti fanno sesso spericolato, tutti raccomandano tutti e nessuno ha il senso dell’istituzione che rappresenta, i lettori di «Le Monde» spediscono un messaggio di speranza. Indignarsi contro il Potere serve ancora. Perché, scrive uno di loro, «essere eletti dal popolo non dà dei diritti, ma dei doveri».

[ da La stampa ]


Indignarsi serve solo da quelle parti,i transalpini sebbene abbiano dei difetti particolarmente odiosi,la classica puzza sotto il naso per intenderci,sono un popolo a maggioranza serio,qui il concetto è inversamente proporzionale,il nepotismo,le raccomandazioni vengono viste come l'unico sbocco,in buona parte anche tra chi non ne verrà mai unto,prendiamone atto e applaudiamo i francesi,almeno su questo aspetto.

&& S.I. &&

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