lunedì 26 ottobre 2009

Marrazzo,nelle mani di Silvio e di Brenda,di Luca Telese



Natalie,il trans al centro dello scandalo regione Lazio

Ecco l'ultima perla che il caso Marrazzo ci regala. Dunque apprendiamo che il nostro beneamato premier aveva saputo del video, del ricatto, eccetera. Da ottimo consulente di cose giudiziarie e private, aveva detto a Marrazzo: “I miei giornali non la pubblicheranno. Tu vai a Milano, e ricomprati il video”. Il piano non si è chiuso solo perché il solito magistrato rompiscatole si è attenuto a principi desueti come il rispetto della legge e l'obbligatorietà dell'opposizione.

Ancora una volta c'è da stupirsi di come i giornali riportano con un tono apparentemente bonario e senza nessun commento questa notizia. Così scopriamo che due autorità pubbliche, un presidente di regione e un presidente del Consiglio, di fronte ad un ricatto, non sono nemmeno sfiorati dall'idea di rivolgersi alle autorità giudiziarie, a un magistrato, o a un poliziotto. Non gli passa proprio per la testa.

Il che vorrebbe dire che ha terribilmente ragione Fabrizio Corona (purtroppo) quando prova a difendersi dicendo “Così fan tutti”. La cosa ancora più sconvolgente, ovviamente, è l'atteggiamento di Marrazzo, di cui continuo a cercare – senza successo – un filo logico. Quest'uomo condivideva più segreti con Berlusconi che con sua moglie. E anche lui non era nemmeno sfiorato dall'idea che il fatto di essere bonariamente appeso per le palle alle consulenze e alla magnanimità del premier non era una condizione minimamente compatibile con il proprio ruolo. C'è anche in questo uno dei tanti paradossi dell'opposizione che non c'è: dovresti essere abituato a considerarti controparte del potere, e invece finisci per esserne un assistito. Dovresti controllare, e invece sei controllato. Resta da capire se per un leader di sinistra sia meglio trovarsi nelle mani di Silvio che nelle mani di Brenda. La seconda che ho detto, direi.



Oltre l'interessante analisi di Telese,che per altro condivido,c'è da domandarsi come quattro carabinieri si siano esposti in questo modo,chiedendo soldi e favori,il loro comportamento così sicuro e disinibito è quanto meno sospetto,è molto probabile che avessero coperture d'un certo valore,si sentivano in una botte di ferro,la quale putroppo s'è messa a rotolare...

Indubbiamente Marrazzo più che incomprensibile,era un uomo politico assolutamente ricattabile,lo scandalo tenuto nascosto con la pacca sulle spalle del divino,lascia intendere com'era diventato molto interessante.

In ultima analisi,figuriamoci se un gossipparo come Signorini si tiene un colpo in canna,evidentemente è stato un gioco di squadra.

Sempre più America latina dei bei tempi!!!

&& S.I. &&

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