giovedì 26 febbraio 2009
I referendum,una possibilità ormai inutile,a cura di Massimo Gramellini
Il weekend in montagna,al mare o in campagna aggiungo io.....
Ascoltavo ieri al telegiornale il dichiaratore del Pdl Italo Bocchino sostenere con sconvolgente sincerità che sì, certo, far pronunciare gli italiani sul referendum anti-casta nello stesso giorno in cui già si recheranno alle urne per le elezioni europee e provinciali avrebbe consentito all'erario un risparmio secco di 400 milioni di euro, ma che le esigenze di cassa devono inchinarsi all'autentica priorità: mandare in bianco la consultazione popolare.
Ora, la cosa straordinaria non è che il simpatico Bocchino ammetta davanti alle telecamere che la casta ha un tale terrore di qualsiasi referendum che anziché cercare di vincerli preferisce boicottarli, spostando la data del voto nella pancia dell'estate con una spiccata preferenza per il 32 luglio. O meglio: sarebbe una cosa straordinaria in un Paese normale. Molto meno nel nostro, dove ne accadono di più straordinarie. Per esempio questa: l'onorevole Bocchino è un membro del comitato promotore del referendum. Ma non di un referendum sull'abolizione della grammatica o sulla sostenibilità ambientale delle pastiglie alla menta. No. Del medesimo referendum di cui ora, con coerenza cristallina, auspica il fallimento. C'è quindi un Bocchino di lotta che ha girato l'Italia per raccogliere firme a favore del bipartitismo. E un Bocchino di governo che si batte per vanificare l'attività del suo sosia, arrivando a giustificare uno sperpero di denaro pubblico come il minore dei mali. Attendo con impazienza l'irruzione in scena del terzo Bocchino. Quello che indirà un referendum per l'abrogazione degli altri due.
[ da La stampa ]
Gli ultimi referendum in questi anni sono falliti per la mancanza del quorum,penso che avranno poco successo il lodo alfano e il testamento biologico ormai ai nastri di partenza,figuriamoci questo delle elezioni,invece di organizzare altri elenchi e tavolini raccogli firme,toccherebbe arrendersi,alla maggioranza degli italiani non gliene importa più di nulla,solo togliendo il quorum tutto ciò avrà senso,ma non è possibile.
Poco tempo fa Marco Travaglio ha coniato questa affermazione.
Ci pisciano addosso e dicono che piove.
Personalmente ritengo che per una buona parte di compatrioti,l'affermazione più plausibile sia.
Ci pisciano addosso e ci riteniamo onorati.....
&& S.I. &&
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