
Una giustizia rapida e alla portata di tutti. Per garantire questo fondamentale precetto degno di ogni paese civile ognuno fa quel che può. E così, mentre a Manila, nelle Filippine, la giustizia-lumaca si contrasta mettendo in strada il bus-tribunale, una sorta di palazzo di giustizia itinerante completo di tutto, ma proprio di tutto (giudice, giuria, avvocati e stenografo), nella Capitale nasce il primo studio legale su strada.
Si chiama “L’avvocato per te”, ha l’apparenza di un negozio, ma al posto della merce offre consulenza legale a cittadini privati e imprenditori. «L’idea è nata per via dell’attuale mancanza di un anello di congiunzione tra professionista e cittadino», dice l’avvocato Marco Valentinotti, promotore, insieme al collega Francesco Barbieri, del primo ‘lawyer-shop’ della Capitale, inaugurato lo scorso 17 gennaio nel quartiere africano.
La consulenza offerta spazia dal diritto civile (responsabilità civile, diritto dei consumatori, di famiglia e immobiliare) al penale e all’amministrativo.
“L’avvocato per te” si rivolge anche agli imprenditori in tema di recupero crediti e contrattualistica.
Insomma, questo studio legale su strada si presenta come un punto di prima consulenza gratuita e, soprattutto, immediata, per recuperare il contatto con potenziali clienti, o anche con chi chiede solo un parere.
«Può entrare da noi anche chi vuole semplicemente chiarirsi un dubbio, evitando di restare incollato al telefono di un call center per avere una risposta a un disservizio – spiega Valentinotti - o magari affidarsi al consiglio di un esperto improvvisato su un forum poco attendibile».
Insomma, l’iniziativa si propone di recuperare il contatto con i cittadini, spesso intimoriti dal conto salato della ‘parcella’ o dei tempi per ottenere un appuntamento con il legale. «Quante volte è capitato che un automobilista rimasto vittima, senza sua colpa, di un incidente stradale, abbia rinunciato al risarcimento che gli spetta perché intimorito da tempi e costi di una consulenza?» dice Valentinotti.
L’obiettivo dei promotori dell’iniziativa è proprio di superare questi preconcetti. A loro favore ha del resto giocato l’abolizione, effetto delle liberalizzazioni contenute nel decreto Bersani, del precedente divieto per gli avvocati di pubblicizzare le proprie consulenze. Quella consentita è certo una pubblicità sobria, di mera informazione: al bando quindi volantini e messaggi di contenuto comparativo di prezzi e servizi offerti rispetto ad altri studi legali.
E chissà che l’iniziativa non prenda piede anche in altri quartieri della Capitale, come è nell’auspicio dei suoi promotori.
Per informazioni è disponibile il sito www.lavvocatoperte.it
[ da Il messaggero ]
Sono consulenze di possibile approccio per un'eventuale azione legale,comunque vada si risparmiano quattrini almeno sul primo incontro,spero che il modello si diffonda anche in altre città.
Altro aspetto sono le lungaggini delle cause,ho letto ieri sera sul web,che siamo più lenti dell'Africa nel portare a termine i processi,e pensare che ci avevano bacchettati qualche tempo fa,per la precisione dalla commissione europea,invece d'invertire la rotta,sempre più a gonfie vele verso il ridicolo.
@@ post inserito da Dalida @@
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