sabato 5 novembre 2016

Il solito delirio oscurantista di Radio Maria


















Ha ragione Padre Cavalcoli

di Alessandro Gilioli

Con l'intervento della Cei, dell'Osservatore Romano e della stessa direzione di Radio Maria, le istituzioni della Chiesa hanno chiuso il caso di padre Cavalcoli: il tizio che ha detto, in diretta, che i terremoti del centro Italia sono il castigo divino per punirci della legge sulle unioni civili.

Siamo tutti contenti, dunque.

Peccato che, secondo i libri su cui fonda la Chiesa, parecchie ragioni padre Cavalcoli ce l'ha.

Intendo dire: tutta la Bibbia è innervata dal principio su cui si appoggia padre Cavalcoli, cioè castighi di Dio per peccati degli uomini. «Il Creatore si esaspera contro gli ingiusti per punirli», «fuoco, grandine, fame e peste, tutte queste cose sono state create per il castigo», «le loro prevaricazioni si sono moltiplicate e rinforzate le loro perversioni, ecco che io farò venire sopra di voi una gente robusta e divorerà i tuoi figli e le tue figlie»; «se osserverai ed eseguirai i comandamenti il Signore allontanerà da te ogni malattia e le infermità terribili dell’Egitto, non le manderà a te ma a tutti i tuoi nemici», «ogni volta che invece del loro Dio ne adoravano un altro furono lasciati alla preda, alla spada, all’obbrobrio» eccetera eccetera.

Insomma, con il massimo rispetto: dato che Dio punisce i peccati anche con le catastrofi (lo dice la Bibbia) e dato che la pratica omosessuale è un grave peccato (lo dice il "Catechismo della Chiesa", punto 2396) non vedo dove il ragionamento di padre Cavalcoli sia infondato.

Insomma, sempre con il massimo rispetto per i credenti e pure per questo papa così umano e sociale: forse il problema di fondo non è padre Cavalcoli, ma il Libro e il Catechismo della Chiesa.

Padre Cavalcoli non fa che trarne le coerenti conseguenze - e dev'essere per una vaga coscienza dell'orrore di queste coerenti conseguenze che imbarazza tanto i suoi vertici.

DAL'ESPRESSO BLOG - PIOVONO RANE

Mi tengo distante non solo da radio e interpreti di questo genere,se nel XXI secolo si adombrano certi concetti,a me pare che un paio di millenni siano passati invano.

Lei parla di interpretazioni ineccepibili da parte del fenomeno della radio,al contrario chi è portavoce di malvagità del genere,seppure colte da testi così importanti per i credenti,non può che avere la personale indifferenza.

Si tengano per se l'atavico oscurantismo,le idee infernali che hanno in mente,fino a quando riusciranno a influenzare buona parte del genere umano,

I.S.

iserentha@yahoo.it

2 commenti:

giovanotta ha detto...

penso che a certe farneticazioni si dà anche troppa importanza - non è il solo per la verità, aggiungi pure il Socci o l'Adinolfi e il Magdi Allam di turno - ma francamente credo che poco a poco il Medioevo sia destinato a sparire.
buona settimana!

Ivo Serenthà ha detto...

Certe dichiarazioni sono insopportabili,considerato che quella radio prende dai contribuenti finanziamenti per trasmettere.

Se fossi terremotato ora,saprei chi maledire,sono ormai duemila gli anni di sopportazione.