giovedì 3 marzo 2016

Primarie della destra a Roma e l'idea di naturalizzare pel di carota Trump













Anche Casa Pound farà le sue primarie: favoriti Priebke e Kesselring

di Alessandro Robecchi

Riassumiamo per chi era distratto o si è perso strada facendo. Silvio vuole Bertolaso, Salvini vuole Marchini, la Meloni vuole la Meloni, Storace corre per disturbare tutti gli altri, Irene Pivetti ha fatto dire a molti romani la fatidica frase “Ah, ma esiste ancora Irene Pivetti?”. La corsa per trovare un candidato del centrodestra, della destra, dei leghisti e di Irene Pivetti a Roma è complicata ed entusiasmante, pare la stiano studiando alla Nasa per essere pronti, tra qualche anno a incontrare gli extraterrestri: se capiscono questa capiranno anche tutto il resto. Per chi dice che la satira è morta, una notazione in margine: lo slogan di Guido Bertolaso per la corsa alla poltrona di sindaco è: “Uniti si vince”, battuta irresistibile. La parola chiave comunque è “primarie”. Senza dirlo a nessuno della sua coalizione, Salvini ha organizzato le sue, per giungere alla conclusione che non ha vinto nessuno (ha vinto Marchini, per la cronaca) e che bisogna fare le primarie. Ecco dunque i prossimi appuntamenti politici della destra nella Capitale.
GIOVEDÌ 3 MARZO. Primarie dei Balilla. Sono 31, undici dei quali ancora autosufficienti, i Balilla e le Giovani Italiane che voteranno in un gazebo a piazza Venezia, assistiti dalle suorine della carità. I candidati sono tutti morti (favorito Farinacci), ma l’app un tamento ha un grande valore simbolico.
VENERDÌ 4 MARZO. Secondo primarie di Salvini. Soddisfatto dell’affluenza delle prime primarie (quasi 108 persone, ma qualcuno ha votato due volte), Matteo Salvini insiste con la sua idea di chiedere lumi agli elettori. Questa volta i candidati sono un macellaio col porto d’armi pronto a sparare a chiunque non ordini filetto, un tranviere di Bolzano che non aveva mai visto Roma e approfitta delle primarie per visitarla, e Irene Pivetti. Si tratta di primarie aperte, gli elettori dovranno però dimostrare di saper indicare la Brianza su una cartina dell’Europa.
SABATO 5 MARZO. Le primarie di Bertolaso. Vota solo Bertolaso, ma per sbaglio annulla la scheda.
DOMENICA 6 MARZO. Primarie di Giorgia Meloni. Tutti i romani sono invitati. A margine della manifestazione, giochi ginnici, prove di forza, salti nel cerchio di fuoco e premi alle famiglie numerose. Candidati: Giorgia Meloni e Meloni Giorgia, grande incertezza sui risultati, anche se Giorgia Meloni si dice ottimista.
LUNEDÌ 7 MARZO. Primarie di Casa Pound. La simpatica compagine di fancazzisti pelati ha deciso di fare delle primarie private, protette dalle forze dell’ordine e semiclandestine. Incertezza sull’esito delle votazioni, ma si prospetta un testa a testa tra Priebke e Kesselring. Cordoglio per l’esplosione di un gazebo in via Rasella. Lo spoglio dei voti avverrà in via Tasso, dove le schede nulle e bianche saranno torturate per tutta la notte.
MARTEDÌ 8 MARZO. Terze primarie di Salvini. Non contento delle prime due primarie organizzate nella Capitale, il leader leghista ha deciso di riprovarci. I candidati sono un busto in marmo del Foro Italico, in omaggio alla tradizione, un piccolo produttore di taleggio della Val Brembana e il campione nazionale di pesca con la mosca, nomi forti per la rinascita della Capitale. Le operazioni di voto si protrarranno fino a giugno per aumentare l’affluenza ai gazebo, che dovrebbe raggiungere a quel punto almeno le 300 persone, tutte giunte in pullman da Brescia.
Altre manifestazioni elettorali del centrodestra saranno organizzate nei prossimi giorni. Prima però, si terrà un vertice tra gli alleati per decidere alcuni dettagli, come per esempio chi dovrà versare del cianuro nel caffè di Bertolaso, il candidato ufficiale già impegnato nella campagna elettorale e lealmente sostenuto da tutti gli alleati perché, come tutti sanno, “uniti si vince”.

DAL BLOG ALESSANDROROBECCHI.IT

I romani se aspettano qualche tempo,magari per la prossima poltrona a sindaco,almeno per chi è di destra,potrebbero naturalizzare pel di carota Trump,una vera e propria reincarnazione di caimano d'oltre oceano,naturalmente potrebbe andare benissimo anche a livello governativo,il fascino dell'uomo pieno di soldi attecchisce molte bene in quei paraggi.

E d'incanto le primarie svanirebbero.

I.S.

iserentha@yahoo.it

2 commenti:

Vincenzo Iacoponi ha detto...

Noi ci fcciamo quattro risate, però intanto:
la destra è a pezzi;
il PD lo è per tradizione atavica, da dopo la fine del PCI;
i grullini ,ops scusate il lapsus, i grillini contestano;
tutta l'Europa ride.
Intanto Roma sprofonda nella merda, il ché fa tanto comodo a fassotuttomi Cazzone Primo che sta già usurpando e continuerà a farlo fino ad eliminare per legge le elezioni.
La lezione del 1922 già dimenticata. Almeno Benito aveva una bella voce e parlava italiano. Questo cesso ha la vocina chioccia e sproloquia in toscano, puttana maiala, e in una lingua sconosciuta, che lui pensa debba essere inglese.
La montagna di merda avanza e ci sommergerà.

Ivo Serenthà ha detto...

Sono dell'idea che per quanto le stelle siano state deludenti,imbrigliate da due comandanti da considerare delle zavorre per il movimento stesso,non vedo che alternative ci siano a livello locale,se risulteranno deludenti anch'essi,meglio dedicarsi ad altro non essendoci momentaneamente speranze.