mercoledì 10 febbraio 2016

#ventiquattro "Come il toscano di Rignano se le suona e se le canta"





Per chi se lo vuole gustare,io ho solo inserito il documento,non voglio avere il piacere....

Slide, gufi e censura

di Alessandro Robecchi

Si intitola #ventiquattro. Dura due minuti e 54 secondi, la musichetta è evocativa e incalzante stile pubblicità delle merendine. È un videoclip per collezionisti di kitsch, estimatori del culto della personalità e renzisti post-ironici. Se non avete ben sviluppate queste caratteristiche riderete un bel po’, perché Kim Jong-Un, Silvio Berlusconi, Maradona, e Gengis Khan, in quanto a ego, ne escono come dilettanti.
Il video è piazzato in bella mostra nel sito ufficiale-ufficialissimo del governo italiano. E “ventiquattro” sarebbero i mesi del governo di Matteo Renzi, che vedrete nel video. Nel senso che uno vorrebbe anche guardare la clip celebrativa di cotanta abilità di comando, ma purtroppo c’è sempre Renzi in primo piano, si finisce a vedere solo lui e vien da dire: oh, spostati, non vedo niente! C’è Matteo con (prendete fiato): bambini, operai, alpini, pallavoliste, Obama, mamme, imprenditori, Cameron, marinai, astronauti, registi ex “de sinistra”, tenniste, frecce tricolori, Putin, Bono degli U2, pompieri, studenti, leader mondiali e tornitori. Da deplorare l’assenza di trapezisti, vigili urbani e serial-killer, ma non si può avere tutto. L’unico che compare senza Matteo al fianco è il presidente Mattarella durante il giuramento e si intende: questo l’ha fatto Matteo, prima mica esisteva. Non si parla quasi mai, ma se si parla – indovinate! – parla lui: di quanto sono belle le riforme, di quanto è bravo, di quanto a tratti commosso e turbato, che l’attore – se serve – ha pure i toni drammatici. Il video si può vedere anche su Youtube, ovvio, perché la propaganda è virale. Siamo smart, pop e friendly. E anche un po’ paraculy, dato che sotto il filmato campeggia la scritta: “I commenti sono disabilitati per questo video”. Censura preventiva, insomma. A prova di gufo.

DA ALESSANDROROBECCHI.IT

Ormai lo sanno anche i muri quale sia il segreto del successo del neo caimano toscano,incensato dal 95% del potere mediatico e non solo.

Per una discreta schiera che ha abbandonato ciò che fu del compianto Enrico,per ovvi motivi nauseabondi,sono arrivate le truppe cammellate dell’anziano satrapo,”les jeux sont faits” come dicono i croupier.

Il grande problema è l’inesistente che c’è attorno.

I.S.

iserentha@yahoo.it

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