martedì 3 novembre 2015

Tutte le "chicche" dello statista di Rignano sull'Arno













Renzi #cambiaidea

di Luisella Costamagna

Siamo un paese dalla memoria cortissima: dimentichiamo, rimuoviamo, viviamo nel qui e ora. Il paese perfetto per il premier #cambiaidea Renzi, che oggi dice una cosa e domani l’opposto. Tanto chi se lo ricorda?

Ecco quindi una sorta di medicina per l’oblio (con tanto di “bugiardino”): una breve rassegna, da rimpolpare e aggiornare, delle sue inversioni a U – dalle più celebri, alle meno evocate e recenti – da tenere sempre bene a mente. Se ne consiglia l’assunzione quotidiana, cui deve far seguito la domanda: “Comprereste un’auto usata da quest’uomo?”. Buona memoria.

L’amico Letta: “Da italiano faccio il tifo per Letta perché se il presidente del Consiglio sta facendo bene, l’Italia sta meglio e io non sono uno di quelli che gioca a vita mea mors tua” (4 luglio 2013); “Questa storia che io sono contro Letta è una barzelletta” (5 luglio 2013).

A Palazzo Chigi? “Solo passando dalle elezioni, non dagli inciuci di palazzo” (17 aprile 2013).

Le larghe intese: “Se vinco io mai più larghe intese” (ottobre 2013, prima delle primarie per la segreteria del Pd).

Berlusconi: “Non è che possiamo arrivare a trasformarlo in un padre costituente” (3 maggio 2013 sulla Convenzione per le riforme). Il patto del Nazareno su Italicum e riforma del Senato l’abbiamo sognato.

Legge elettorale e preferenze: dal programma di Renzi per le primarie 2012: “I deputati devono essere scelti tutti direttamente, nessuno escluso, dai cittadini”. Nell’Italicum ci sono i capolista bloccati.

L’amico/nemico/amico Marchionne: gennaio 2011, c’è il referendum alla Fiat: “Sto con Marchionne, senza se e senza ma”. Ottobre 2012, ci sono le primarie, #cambiaidea: “Non ho cambiato idea io, è Marchionne che non solo ha cambiato idea, ma ha tradito. Qualsiasi risultato abbia ottenuto e otterrà, avrà questa macchia di aver preso in giro lavoratori e politici dicendo una cosa che non avrebbe fatto (Fabbrica Italia, ndr). Non ho mai immaginato Marchionne come modello di sviluppo per l’economia”. Da premier #ricambiaidea: “Questa è l’idea del Made in Italy che vogliamo supportare e difendere” (Detroit, settembre 2014), “Sono gasatissimo dai progetti di Marchionne” (Torino, febbraio 2015).

Articolo 18: “Non ho trovato un solo imprenditore, in tre anni che faccio il sindaco, che mi abbia detto ‘Caro Renzi, io non lavoro a Firenze o in Italia, non porto i soldi, perché c’è l’articolo 18′. Nessuno me l’ha detto. Non c’è un imprenditore che ponga l’articolo 18 come un problema” (aprile 2012).

Vitalizi: “Aboliamo tutti i vitalizi. La politica torni a essere assolvimento di un dovere civico e non una forma di assicurazione economica” (programma primarie 2012 “Matteo Renzi Adesso!” o Mai?).

“Daspo per i politici corrotti”. Ci siamo sognati anche i salvataggi da richieste d’arresto, uso delle intercettazioni, mozioni di sfiducia per indagini (sen. Ncd Azzollini, l’ex sen. Pd Papania, sottosegretario Castiglione…).

Pagamento dei debiti della P.a.: discorso di insediamento al Senato (24 febbraio 2014): “Il primo impegno è lo sblocco immediato e totale dei debiti della Pa: 22 miliardi già pagati e 68 miliardi che pagheremo entro luglio”. Di quale anno? A luglio 2015 risultano pagati ai creditori solo 38,6 miliardi. Nel frattempo migliaia di aziende sono fallite.

Soglia di utilizzo contante: “Non c’è dubbio che più la moneta è elettronica, più si elimina spazio per chi evade” (31 ottobre 2013). Nella legge di Stabilità la soglia è triplicata, da 1.000 a 3.000 euro, “per aiutare i consumi” (e l’evasione).

Il compagno di governo Alfano: “Il Pd ha 300 deputati, Alfano 30. Mica ce l’ha ordinato il dottore di stare insieme” (1 dicembre 2013, quando al governo con Alfano c’era Letta).

Alfano e i prefetti: “La faccenda della nomina da parte di Alfano di 17 nuovi prefetti è soltanto la ciliegina sulla torta… Caro Angelino, ma non dovevamo abolirli i prefetti? E invece di abolirli tu ne nomini altri 17?” (29 dicembre 2013). Da premier però #cambiaidea: ad aprile 2015 è lui a nominare – sempre su proposta del Ministro dell’Interno Alfano – prefetto di Roma Gabrielli, e poi si affida a Tronca (diventato prefetto di Milano nell’agosto 2013 con Letta-Alfano) come commissario della Capitale. Da prefetti a perfetti, dall’abolizione a salvatori della patria passando per Alfano…

Maggioranza dei #cambiaidea: tale premier tali convertiti. L’elenco dei folgorati sulla via di Renzi è talmente lunga che basti un esempio emblematico: Anna Finocchiaro. Ad aprile 2013 l’allora sindaco di Firenze bocciò così la sua corsa per il Quirinale: “Leggo nomi allucinanti come quello della Finocchiaro, che ricordiamo per la meravigliosa spesa all’Ikea con la scorta a fare da carrello umano. Bisogna avere dei messaggi anti casta e non come quello che potrebbe venire fuori da un personaggio come Anna Finocchiaro”. Lei replicò senza mezzi termini: “Renzi miserabile. Non ha le qualità umane indispensabili per essere un vero dirigente politico e un uomo di Stato”. Poi però, da presidente della commissione affari costituzionali del Senato, divenne relatrice dell’Italicum e i rapporti (e i termini) migliorarono, fino all’idillio recente: “Con Renzi niente sembra impossibile”. Neanche smentire se stessa.

Ps: sicuramente mi sono sfuggiti altri #cambiaidea di Renzi. Mi date una mano nei commenti? Così facciamo insieme la seconda puntata. Grazie!



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PaolettoV

Ho l'impressione che la giornalista abbia in antipatia il Premier. Se così fosse, e lo è,
le consiglio di utilizzare argomenti inediti e non già rimasticati da altri colleghi (in primis
il tuttologo Scanzi). La professione si esercita con onore e autorevolezza, solo se si
è in grado di essere creativi e non petulanti nella retorica del dileggio ossessivo ed
abusato dell'avversario. Diversamente si finisce per scadere ai livelli del bontempone di Imola,
che invitava a sparare su improbabili....barattoli con le faccine.

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Al contrario del solito PaolettoV,capirai il Perry Mason del toscano,sono tutte affermazioni da incorniciare,chi legge queste chicche si può fare un'ulteriore idea da chi siamo governati da vent'anni a questa parte,con la differenza che prima,con il divoratore di escort, c'erano un po' di voci fuori dal coro,ora ne sono rimaste poche,e il concerto dei soliti opportunisti può continuare.

I.S.

iserentha@yahoo.it

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