martedì 8 settembre 2015

Dall'Europa delle banche all'improvviso l'accoglienza











Parola di Angela

di Massimo Gramellini

Tra le lezioni impartiteci dalla vicenda dei profughi c’è che la politica esiste ancora. E’ bastato che in Germania un politico dicesse «Li prendiamo noi» perché il Paese tutto, dai semplici cittadini agli apparati statali, si mettesse in moto con slancio e raziocinio per trasformare il verbo in gesto. Angela Merkel non è un politico qualsiasi e da sempre la Germania sa essere una macchina da guerra anche quando lavora per la pace. Però la reazione di una comunità intera alle affermazioni della cancelliera trascende la sua personalità e rivela che è la classe dirigente tedesca nel suo complesso a non avere perso la propria autorevolezza. Lì il patto di fiducia tra leadership e popolo funziona ancora. E si tratta di un legame profondo che trae la sua legittimazione da una lunga pratica di credibilità. Lì le parole della politica hanno un peso. Lo hanno sempre avuto, nel bene e nel male. Lì quando uno sbaglia si dimette. E dopo averlo detto lo fa davvero.

Ogni paragone con altri agglomerati umani collocati più a Sud suona stridente e in fondo inutile. Noi abbiamo altre caratteristiche. Su tutte, una sfiducia atavica nel potere, che è il retaggio di invasioni millenarie. In Italia ogni cambiamento significativo - dalla rivoluzione industriale all’economia sommersa - è avvenuto non attraverso la politica ma contro di essa, comunque a sua insaputa e in un clima di disinteresse per i suoi litigi, i suoi riti, le sue parole vuote. Qui la classe dirigente non è mai stata la locomotiva di nulla. Nelle sue espressioni migliori, si è limitata a scambiare qualche binario e ad agganciare qualche vagone. Nelle peggiori, a fare deragliare il treno.



Mettere a confronto l'organizzazione teutonica con i paesi del mediterraneo non ha senso,i motivi li ha elencati lei molto bene,ma questo repentino cambiamento della sciura Merkel con l'aiuto di un'immagine drammatica non mi convince del tutto,anche perchè sono anni che i nostri mari inghiottono africani e i centri accoglienza sono pieni e in condizioni disumane,aver scelto e dato aperture di accoglienza ai profughi di serie A,quelli siriani,mediamente istruiti mi da l'idea di un opportunismo parecchio peloso,aggiungendo le aperture di Cameron e Hollande,il teorema si è risolto in pochi giorni,rammentando sempre gli africani arenati da mesi sugli scogli tra Ventimiglia e Mentone.

L'improvvisa sensibilità dell'Europa delle banche dovrà avere un seguito,anche perchè per decenni l'emergenza continuerà.

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