martedì 25 agosto 2015

Il liberismo,l'unico comandamento per i gonzi

















Leggere le bastonate

di Alessandro Gilioli

Sul Giornale di oggi il filosofo "libertarian" Carlo Lottieri spiega serenamente che un cittadino «adulto e responsabile» deve accettare l'ineluttabilità del liberismo, non essendoci alcuna possibile alternativa.

Interessante forma di distruzione totalitaria dell'avversario: che è quindi considerato mentalmente un minore, nemmeno degno di confronto sulle idee e i loro effetti.

Uno degli esercizi più interessanti che si possono fare leggendo la stampa di destra - dal Corriere al Foglio, giù giù fino appunto al Giornale - è guardare con chi se la prendono e, soprattutto, chi più sguaiatamente irridono.

Si vede così con una certa facilità di chi l'establishment economico ha timore - o quanto meno dov'è rivolta la sua inquietudine.

Ovviamente non è detto che tale paura sia fondata - a volte si prevengono i pericoli cercando di ucciderli in culla - tuttavia l'esercizio di lettura e monitoraggio ha un senso. Specie d'estate, quando le bocce sono più ferme, e ancor più nei giorni in cui il capitalismo mondiale batte un po' in testa rispetto alle sue promesse di radioso avvenire globale.

Allora, vediamo qualche affondo a caso.

Oggi il Foglio ad esempio si esercita lungamente contro quella che chiama, sulla scia del Giornale, la "Gauche Peter Pan" o anche "Internazionale dell'illusione". Nel mirino due ex ministri, il greco Yanis Varoufakis e il francese Arnaud Mantebourg, colpevoli di essersi incontrati a una festa in Alta Savoia per provare a mettere giù i primi mattoncini di un'Europa post liberista. Nel pezzo del Foglio i due vengono ripetutamente accusati di insignificanza, infantilismo e velleitarismo: non si capisce allora perché a tanta sterile insignificanza venga dedicata un'intera pagina.

Lo stesso Foglio oggi offre un discreto spazio a Jeremy Corbyn, candidato di sinistra del Labour inglese: o meglio, a un ex consigliere di Blair che definisce Corbyn "reperto criogenizzato" e via così. Lo stesso Corbyn è stato etichettato poche settimane fa come "paleolaburista" dal Sole 24 Ore, ma ha fatto di meglio il Corriere della Sera accomunandolo addirittura al populismo di destra del repubblicano Donal Trump.

A proposito di Corriere: a Ferragosto ha sostenuto che il Movimento 5 Stelle sta disperdendo il suo patrimonio di consensi (curioso che i sondaggi dicano l'opposto), subito dopo ha ritenuto opportuno incaricare un suo editorialista di sbeffeggiare l'area a sinistra del Pd, che è di certo già confusa e fragile di suo, ma comunque non sta con il premier: quindi non si sa mai, una bella bastonata estiva in prima pagina non può che essere utile.

Ecco, appunto, le bastonate: paradossalmente, sono proprio quelle a dirci che l'opposizione al pensiero unico nonostante tutto esiste.

Un po' come nell'Urss degli anni Settanta si apprendeva che esisteva una dissidenza quando la Pravda annunciava la scarcerazione di uno o più "elementi antisovietici".

DALL'ESPRESSO BLOG - PIOVONO RANE

E dire che se fossero minimamente onesti questi pennivendoli dovrebbero quotidianamente criticare il disastro economico-sociale esistente,un po' come l'effetto serra,e anche su questo punto non darebbero mai soddisfazione,nascondono le macerie sotto il tappeto,peccato che ormai le medesime siano tracimate dappertutto.

Il lavoro in occidente non esiste più,disoccupazione mai vista dalle scorse guerre mondiali,e chi acquista le merci oltre la sopravvivenza sono una minoranza risibile,a voglia di fare economia con i nababbi con la puzza sotto il naso.

Eppure per questi gonzi retribuiti il problema sono coloro che vorrebbero incamminarsi verso politiche sociali,decrescita,etc,etc.

Ci mancava solo più l'oriente per far cadere questo castello di carta e la reazione corretta per questi personaggi dovrebbe essere quella del martellarsi gli zebedei da mattina a sera,ma scrivono ancora essendo programmati dal sistema.

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