venerdì 24 luglio 2015

Kepler 452b:Fortunatamente ci sono 1400 anni luce di distanza da noi











Houston abbiamo un problema

di Massimo Gramellini

Le sconvolgenti notizie sull’esistenza di un pianeta gemello della Terra stanno provocando reazioni entusiaste e addirittura romantiche. «Ma ci sarà f...?» si è subito informato un anziano statista milanese. Renzi ha promesso che nella riforma Boschi del sistema solare è prevista, per gli oppositori che cambieranno pianeta, l’abolizione della tassa sulla seconda casa. L’insensibile Merkel lo ha bloccato: «Dopo i parametri europei non puoi sfondare anche quelli interstellari». Ma esisterà davvero, l’Altro Mondo? Grillo non ha dubbi: «E’ una sfera di cartone costruita dai massoni in un garage di Houston. Ci prendono per la Nasa». Più possibilista Giovanardi: «Deportiamoci i gay, a patto che non possano sposarsi neppure lì».

L’ex ministro greco Varoufakis ha lanciato un appello ai cugini siderali: «Avreste qualcosa da prestarmi?», mentre la scoperta ha stimolato in Putin un interrogativo filosofico: «Serve gas?». Lo schivo Salvini, in diretta a galassie unificate con la felpa di «Odissea nello Spazio», ha preso le distanze (che non sono brevi) dagli abitatori della Terra bis: «Aiutiamoli a casa loro». Ma se fossimo noi ad avere bisogno di ricovero? L’urlo «Trasferiamoci lì» già rimbomba sul web. Prudenza mista a sconforto solo tra i cittadini romani: «Come faremo a raggiungere un pianeta che dista 1400 anni luce, se non riusciamo a chiudere le porte della nostra metropolitana nemmeno per un chilometro?». Eppure l’istinto a migrare fa parte dell’uomo. «L’universo è di tutti», ha ricordato papa Francesco. Immediata la replica del Salvini dell’Altro Mondo: «I terrestri? Li ospiti lui a casa sua».



Da sempre soprattutto la cinematografia a stelle e strisce ha fatto vedere gli alieni brutti e cattivi,con un'unica eccezione quella di ET,bontà loro,penso al contrario che semmai tra qualche millennio la tecnologia possa arrivare ad un livello tale da farci viaggiare fino a 1400 anni luce,con tutta probabilità dovranno essere gli altri a temere l'homo sapiens o gli androidi che creerà.Ma il progetto così da futuro parecchio remoto,dovrà essere reso possibile dall'esistenza dell'uomo su questo pianeta,che con gli sconquassi eco-ambientali non è così scontata.

Kepler 452b o altri pianeti simili forse la faranno franca...

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