martedì 3 marzo 2015

Tra lo squallore del talk show politico















La catena del peggio

di Alessandro Gilioli

Frequentando occasionalmente qualche talk-show televisivo, rimango spesso un po' interdetto dalla rapidissima mutazione di alcuni ospiti abituali: signori che nel camerino d'attesa conversano amabilmente e ragionano con pacata educazione, salvo poi trasformarsi in belve ferocissime nei cinque metri che portano allo studio, una volta microfonati. La trasformazione è peraltro del tutto reversibile: a fine trasmissione infatti sorridono tutti gentilmente e ti stringono la mano, "piacere di averla conosciuta, alla prossima".

Non so se è a questa specie che appartiene Gianluca Buonanno, quello che ieri sera da Formigli si è esibito in uno show contro i rom, dopo aver in passato insultato la Mogherini, esultato per il suicidio di un detenuto, promesso di recarsi personalmente in Libia a fermare i clandestini e auspicato una soluzione per l'Isis a base di testate nucleari. Non lo so, dicevo, perché tra le mie pur molteplici e talora imbarazzanti esperienze esistenziali mi è stato finora risparmiato di incrociare l'onorevole in questione.

Certo è che oggi su molti siti e diversi giornali si discute della trasmissione di Formigli di ieri, il che significa che il conduttore ha raggiunto il suo principale risultato, cioè far parlare del suo programma, e non credo che sia esercizio di complottismo ritenere che i più esuberanti urlatori di stronzate vengano alla fine invitati proprio per questo, cioè per disporre una quantità di casino che consenta a un talk show non solo di alzare di qualche decimo lo share ma anche di far parlare di sé in giro.

In un Paese libero e in cui è libera la concorrenza tra testate, ciò è del tutto plausibile e pure prevedibile, quindi non è facile spezzare la catena: e tuttavia di catena si tratta, dato che più si strillano corbellerie più si viene invitati e così via all'infinito.

Il tutto potrebbe esaurirsi, forse, solo in una graduale educazione reciproca tra spettatori ed emittenti, in cui i primi evitano le seconde quando eccedono in risse e bassezze, e le seconde provano a stimolare il cervello dei loro utenti anziché le intestina: ma questo può avvenire soltanto con un cambio comune di coscienza comune.

Intanto, tutti a prendersi il caffè insieme sorridenti prima dell'on air, e tutti a menarsi a sangue tre minuti dopo.

DALL'ESPRESSO BLOG - PIOVONO RANE

Il principale consiglio è di astenersi all'inflazionante numero di talk show politici,solo Cairo su La7 ci ha investito in modo aggressivo,sarà utile prendere atto se ci guadagnerà o meno con tutta la truppa di giornalisti al seguito su quella TV.

Ma al di là della realtà televisiva,il protagonista politico del suo post,è da considerare tra i peggiori attori della specie,lo squallidume insito in se stesso lo dimostra quotidianamente e dappertutto.

Una realtà diffusa tra le nostre latitudini,lui non è che la punta dell'iceberg,altro che sensibilizzare al buon senso.

Mission impossible!

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

2 commenti:

valerio ha detto...

Lo paghiamo noi per dire stupidagini , non capisco coma mai non venga cacciato ... ah vero salvini è il suo segretario!!!

Ivo Serenthà ha detto...

Da Freedom

E' arrivato tra i banchi parlamentari italiani e successivamente in quelli europei,grazie ad un elettorato simile al funambolo del nulla.

Se va in Libia come promesso,spero che gli passi la voglia una volta per tutte,che andra' a fare un pirla del genere?

Saluti

4 marzo 2015