martedì 17 marzo 2015

Corruzione e mazzette:Fino a quando ci sarà trippa per gatti











Funzionari oscuri e politici imbelli

di Massimo Gramellini

Noi non conosciamo i tecnocrati di Stato, questa casta segreta di dirigenti pubblici che le statistiche internazionali considerano la meno efficiente e la più pagata del mondo. Non li conosciamo perché si rifiutano scaltramente di andare in televisione: l’assenza di volto è per loro garanzia di impunità e di durata.

Chi di voi, fino a ieri, sapeva dell’esistenza di Ercole Incalza, da trent’anni burattinaio delle grandi opere, colui che decide cosa si fa e soprattutto chi lo fa? Proviene dalla Cassa del Mezzogiorno, la «cantera» dello spreco italico, e da lì è passato ai Lavori Pubblici, dove ha comandato da monarca assoluto con gli ultimi sette governi di destra, sinistra e centro.

Il processo ci dirà se l’ingegner Incalza è davvero il corruttore che lo accusano di essere. Di sicuro consentire a un uomo - fosse anche San Francesco - di imbullonarsi per decenni a una poltrona, maturando relazioni e segreti che potrà usare come arma di scambio e di ricatto, è lo specchio di un sistema marcio e imbelle. Perché noi non sapevamo di Incalza, ma la politica sì.

Arrivato al ministero, l’onorevole Lupi ha trovato il mandarino dei Lavori Pubblici ormai in pensione eppure ancora al vertice di una fantomatica «struttura tecnica di missione» che gli consentiva di continuare a dirigere, a settantuno anni, il traffico degli appalti.

Invece di accompagnarlo ai giardinetti, Lupi lo ha difeso in privato e nelle aule parlamentari, lodandone le qualità insostituibili quando i Cinquestelle ne chiesero la testa. E adesso si scopre che l’imprenditore Perotti, indagato perché in combutta con Incalza, regalò al figlio neolaureato del ministro un Rolex e un posto di lavoro nello studio del cognato. Corrotti, corruttori, figli e cognati: il selfie del nostro Paese.

La nausea è tanta, ma la soluzione sarebbe semplice. Limitare drasticamente la durata degli incarichi pubblici e considerare il ministro in carica responsabile degli atti firmati dai suoi burocrati. In tal caso, Lupi dovrebbe dimettersi in giornata.



Si possono cambiare i vecchi boiardi,si può far fare più turnover,ma è il sistema imputridito che fa la differenza,se non si entra in quei meccanismi difficilmente si entra in politica e ancor di più non si fa carriera.Il personaggio arrestato ieri è da trent'anni che nell'oscuro fa i suoi porci comodi,se n'era accorto Di Pietro e più tardi i 5stelle che c'era del marcio al suo intorno.E se qualcuno pensa che si sia messa la pietra tombale sugli scandali di ieri e di oggi,è un povero illuso,non è difficile prevedere che l'imminente Giubileo e se dovessimo ospitare le Olimpiadi nel 2024 la trippa per i gatti risulterà succulenta,il tutto sempre sulle spese del fesso contribuente.

Cosa affermava l'elefantino Ferrara alcuni anni fa? Che tocca scegliere politici da candidare conoscendo gli scheletri nell'armadio,altrimenti che politica italiana sarebbe...

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

3 commenti:

Ivo Serenthà ha detto...

La vedrò stasera,anche se quella coppia mi fa abbastanza senso....

valerio ha detto...

La corruzzione in Italia è come la gramigna (erba infestante) in un campo , la debelli per qualche mese poi ritorna sempre !!
Ho aperto il video della SantaChè Sallustri ..... come dici tu mi ha fatto senso , dopo 10 secondi ho vo.

Ivo Serenthà ha detto...

Si,concordo Valerio,risulta impossibile debellare i reati dei cosiddetti colletti bianchi,è troppo diffusa la pratica.

Per ciò che riguarda il filmato,rispetto la giornalista che deve forzatamente intervistare tutti i personaggi che ritiene opportuno,quelli del filmato indicato ne faccio a meno,ho solo sentito la domanda ed ho chiuso.

Saluti