8 marzo - Pari opportunità sempre più dispari

Divari

di Alessandro Gilioli

Prima della crisi, nel 2008, la retribuzione oraria media delle donne in Italia era del 5,0 per cento più bassa rispetto a quella degli uomini: oggi la differenza è del 7,2.

L'aumento del divario rappresenta un'inversione di tendenza rispetto a sempre, cioè da quando Eurostat fa questi rilevamenti: prima della recessione le retribuzioni dei due generi si erano anno dopo anno avvicinate, mentre dal 2008 stanno appunto allontanandosi.

Insomma la storia a un certo punto ha iniziato ad andare all'indietro: è aumentata la distanza di reddito tra uomini e donne, proprio come è aumentata la distanza di reddito e patrimonio tra la minoranza piú ricca e la maggioranza più povera del Paese, e così come sul lavoro è aumentato il rapporto di forza di chi sta ai vertici della piramide gerarchica nei confronti di chi sta ai gradini più bassi - è così via.

Tra i vari stimoli intellettuali che ho ricevuto in questi giorni di lavoro a Madrid per il mio giornale, ci sono anche gli scritti della politologa Chantal Mouffe, che non conoscevo e di cui mi ha parlato un'eurodeputata di Podemos, Tania González. Mouffe, per farla molto ma molto breve, ha tra l'altro una visione che intreccia il femminismo contemporaneo con tutte le diverse lotte di resistenza sociale al tempo della Troika e dell'austerità. Mi sembra parecchio attuale.

Ecco, questo è l'8 marzo, semplicemente, per me, oggi: stare dalla parte di chi era già più debole e ha perso ancora più terreno negli ultimi anni, e non per caso.

DALL'ESPRESSO BLOG - PIOVONO RANE

Con i divari retributivi tra uomo e donna,ma soprattutto tra i vertici delle aziende e la base,maglioncino blu in Fca ha guadagnato nel 2014 come 2000 sottoposti,discutere sulla crisi dell'economia è un un esercizio inutile.

Quando un nuovo assunto gli si da per anni uno stipendio di 800-1000 euro/mese,senza continuità lavorativa quali prospettive può avere? In un contesto come quello italiano e con il tenore di vita esistente?

Buona festività alle donne e che non duri solo un giorno!

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