venerdì 13 febbraio 2015

A proposito di libertà d'espressione


















«Un po’ delle puttanate», o forse no

di Alessandro Giliolì

«Queste classifiche sono un po’ delle puttanate», sosteneva l’altro giorno un collega quando cercavo di spiegargli che Guido Scorza e io abbiamo scritto questo libro per cercare di capire come mai l’Italia è sempre messa così male nei diversi ranking sulla libertà d’espressione.

Il libro esce oggi.

E giusto ieri è uscita la classifica aggiornata del World Press Freedom Index, che ci retrocede in un anno dal 49° al 73° posto.

Però se volete possiamo consolarci pensando che queste classifiche sono “un po’ delle puttanate”, e non è vero che da noi si si assommano norme vecchie e nuove che limitano questa libertà, che disincentivano dal parlare e dallo scrivere, che recintano il mondo della comunicazione; né è vero che qui i potenti della politica e dell’economia abusano di querele e di minacce di querela per intimidire non solo i giornalisti, ma anche chi scrive in giro sui blog e nei social; né è vero che il sistema mediatico italiano è asfittico e perversamente intrecciato con quello economico e politico.

Ecco, allora facciamo così, con una specie di spot a rovescio: siccome Guido e io ci abbiamo lavorato abbastanza, sulle cause di questa posizione dell’Italia in fondo alle classifiche sulla libertà di espressione, chi pensa che queste classifiche siano “un po’ delle puttanate” si disinteressi totalmente al nostro libro.

DALL'ESPRESSO BLOG - PIOVONO RANE

A me pare strano che da una posizione già mortificante si sia retrocessi in modo così vertiginoso,per quanto buona parte del giornalismo italico tiene alla poltrona e debba subire pressioni,il titolo del libro scritto da voi lo testimonia,esistono realtà per i lettori nella quale non pare che ci siano silenzi e distorsioni della realtà.

Direi che se ci si limita alla Tv e poco altro,chiaramente la visione è limitata,chi pratica sul web senza prendere tutto per oro colato,le idiozie e le falsità sono all’ordine del giorno,ha dei vantaggi.

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

2 commenti:

valerio ha detto...

World Press Freedom Index che ci vede in miglioramento ma ancora nelle retrovie del mondo civile al posto numero 49...

2014 Io ho trovato questo ,non so che dire !!!

Ivo Serenthà ha detto...

Purtroppo l'aggiornamento statistico di questa società che monitorizza la libertà di stampa ovunque nel mondo,ci ha retrocesso verso la settantesima posizione,pare sbalorditivo anche a me,spiegano che le pressioni verso i giornalisti da pare dei poteri forti e della criminalità organizzata sono peggiorati assai di più in questi ultimi tempi.

Saluti