venerdì 23 gennaio 2015

Dal toto Quirinale "agghiacciande" al surreale










L'uomo del nazareno

di Massimo Gramellini

Cosa spinge migliaia di italiani a volere Giancarlo Magalli al Quirinale? Nascono pagine di Facebook a sostegno della sua candidatura. E la consultazione lanciata tra i lettori di un importante giornale di opposizione per individuare un Presidente da scagliare tra i piedi della Casta non vede al primo posto i giuristi Rodotà e Zagrebelsky, ma il presentatore per famiglie. Dai «Fatti Vostri» al «Fatto Quotidiano».

Di Magalli si ignorano le opinioni politiche. E la sua ironia bonaria, in un Paese che pratica l’estremismo anche nella comicità, gli ha impedito di diventare personaggio. La scalata al Colle nasce come scherzo goliardico, alimentato da un video satirico dove il candidato coniava il tormentone «turbofregna». Ma oramai il meccanismo pare sfuggito di mano e Magalli è diventato un pretesto o addirittura un simbolo. Tanto più provocatorio quanto meno lo è la sua immagine pubblica, con quel sorriso e quel colletto entrambi sempre perfettamente stirati. Lui è l’italiano medio, dentro gli schemi ma fuori dai giochi. E in una fase di disgusto generalizzato per l’establishment, la sua carenza di requisiti finisce per fare curriculum. Si è pure scoperto che al liceo era in classe con Draghi e Montezemolo. Venne bocciato (sembra che Draghi non passasse i compiti), ma recuperò l’anno in una scuola privata del Nazareno, nelle stanze in cui Renzi e Berlusconi hanno sottoscritto l’omonimo patto. Come ogni cosa, in questa Repubblica fondata sul cazzeggio, col passare dei giorni l’ipotesi di una presidenza Magalli comincia ad apparire plausibile o comunque non scandalosa, specie quando si leggono certi altri nomi.



Se è pur vero che i candidati che circolano per l'ascesa al Colle sono "agghiacciandi" come direbbe qualcuno,non santifichiamo troppo il candidato numero uno del FQ online,quando si lavora da decenni nella Tv di Stato si è necessariamente dotati di un certo para..lismo.

Per quanto sia assolutamente disinteressato al prossimo inquilino del Quirinale,prepariamoci "sottilmente" ad accogliere il candidato numero uno del patto del nazareno,ovvero la neo balena bianca divisa in due tronconi parecchio simili,siamo geneticamente diversi dai greci e dagli spagnoli,loro temporaneamente potranno sognare,noi come massima libidine passiamo da un old a un young cayman,con uno sfondo di cinque stelle dittatoriali con scapellamento pasticcione.

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

3 commenti:

valerio ha detto...

Sicuramente la parola agghiacciande è adatta per il totonomi presidenziale.
Non ho un nome , gradirei un non politico , magari finalmente una donna !!!

Maria D'Asaro ha detto...

Non conoscevo l'ipotesi Magalli. L'Italia è un paese così poco serio dove può succedere di tutto. Grazie per aver riportato l'articolo di Gramellini. Buon fine settimana.

Ivo Serenthà ha detto...

Valerio,ci sono fortunatamente personaggi di alto livello in questo paese,anche se "merce rara",purtroppo eleggeranno il solito burocrate fidato pro-casta.

Mari,tutto fa spettacolo in questo paese,come si dice non si butta via niente,il sacro e il profano risulta un miscuglio inenarrabile.

Saluti a voi