giovedì 27 novembre 2014

Tv o non Tv by cinque stelle














M5S e tivù, pro (molti) e contro (qualcuno)

di Andrea Scanzi

La vicenda M5S-tivù sta diventando sempre più uno psicodramma. Ci mancava solo lo scontro tra Walter Rizzetto e Beppe Grillo. Non ha fatto mancare il suo pensiero anche Serenella Fucksia, instancabile disboscatrice di consensi. In attesa di comprendere perché Tafazzi sia diventato lo stratega del Movimento 5 Stelle, sorge una curiosità: non è che, per caso, Grillo e Casaleggio non vogliono che i parlamentari vadano in tivù perché li ritengono inefficaci? All’inizio era così e, per acquisire consensi, bastava che Grillo costringesse la tivù a parlare di lui. Poi però qualcosa, anzi molto, è cambiato. Il “no” alla tivù, spiegato più volte in cervellotici post sul blog di Grillo, ha certo una valenza ideologica per Casaleggio, secondo il quale la tivù è morta come pure i giornali. I talk show agonizzano. Tutto vero o verosimile. Come è vero che, nonostante la tivù, il M5S ha perso le Europee. Certo, però a maggio ha superato il 20%: sarebbe accaduto senza tivù? Oltretutto quello che inciampò sul traguardo fu Grillo da Vespa, mica la Taverna a UnoMattina.

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A furia di seghe mentali in quantità industriale,se Tv o non Tv,il movimento se ne sta andando a percentuali miserabili,ottima esperienza ma è da archiviare,lasciate i due guru a se stessi,ormai sono bolliti all'interno della loro sfera di cristallo.

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