giovedì 16 ottobre 2014

S'intravede la legge sulle coppie di fatto,FORSE



Contenti, non accontentati

di Alessandro Gilioli


Oggettivamente: il momento non è mai stato così favorevole. Per via di Papa Bergoglio, forse; e magari pure della Pascale: chissenefrega. Resta il fatto che il momento non è mai stato così favorevole per far passare una legge sulle unioni civili che avvicini un po’ l’Italia ai paesi di questo secolo.

Conosco le obiezioni e, non lo nascondo, in fondo all’anima ce le ho pure io. Renzi, il suo sicuro brandire questa riforma come una sua vittoria personale, e farsene propaganda. E poi: quella di cui si parla è una legge ancora timida, noi italiani arriviamo alle unioni civili quando già Gran Bretagna, Francia, Portogallo, Spagna, Scandinavia e buona parte degli Usa sono al matrimonio. E ancora: rischia di essere un modo per chiudere la pratica, quindi non andare più avanti di così, ed è una vergogna che un diritto di alcuni cittadini – l’adozione – sia negato ad altri per via del loro diverso orientamento sessuale.

Vero, tutto vero.

Eppure, schierarsi contro questo passo avanti (in nome del “tanto peggio tanto meglio”) non credo ci porterebbe da nessuna parte. E in ogni caso: Renzi passa, il passo in avanti resta.

Piuttosto, si usi questa norma – se e quando finalmente arriverà – proprio al contrario rispetto a chi vuole chiudere la pratica: cioè come un trampolino per andare oltre. Non si smetta mai la battaglia per i diritti civili uguali per tutte e tutti. Si lavori su mille tavoli – Consulta, Corti europei, tribunali, comuni – per la trascrizione dei matrimoni contratti all’estero e delle adozioni avvenute all’estero. Si inizino subito a scardinare i nuovi limiti, così come da anni stiamo scardinando con successo quelli vecchi.

Perché una cosa è essere contenti di questa legge: e (se arriva) io lo sono. Un’altra cosa è contentarsene (e io non lo farò di certo).

Del resto, contenti di un passo avanti, sempre: siamo riformisti per questo. Accontentarsi dello stesso, mai: siamo radicali per questo.


DAL BLOG ALESSANDRO GILIOLI  - L'ESPRESSO


Un tempo ci fu la trasmissione televisiva "Non è mai troppo tardi" del compianto maestro Manzi,nel caso dei più semplici diritti civili presenti da tempo nelle democrazie evolute,preferirei definire il tutto finalmente con insopportabile ritardo qualcosa forse si materializza,e sarà certamente un surrogato.

Le fronde dei cattolicissimi baciapile si stanno organizzando nelle barricate,ma una tantum il cosiddetto patto del nazareno risulterà utile,anche se non è detta l'ultima parola.

Paese odiosamente insopportabile per tanti aspetti,continuiamo così!

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

Nessun commento: