sabato 1 febbraio 2014

I brutti sporchi e cattivi 5stelle e i 4.2 miliardi di euro (soldi nostri) alle banche



SQUADRISTI & CAVEAU

di Antonio Padellaro

Nuovi Squadristi” (Corriere della sera). No, “Strategia del caos” (la Repubblica). Macché, “Strategia del suicidio” (La Stampa). Gonfia di istituzionale sdegno, l’informazione di sua maestà biasima e stigmatizza i deputati Cinquestelle e grida al fascismo dei manganelli (all’armi!) dopo i cruenti fatti di Montecitorio. Anche se, a voler sottilizzare, l’unico ceffone della Marcia su Roma 2.0 se l’è beccato la grillina Lupo a opera del molto sobrio onorevole Dambruoso, questore dell’elegante Scelta Civica. Ma fa niente, pure a noi questi sboccati portavoce di M5S piacciono poco (si sa, dalle parolacce all’olio di ricino la strada è breve), anche se Grillo Zedong incita alla rivoluzione che com’è noto non è un pranzo di gala né una festa letteraria o un disegno o un ricamo ma un’invettiva sui pompini.
Resta un punto: chi ci guadagna e chi ci perde? Con il loro ostruzionismo casinista e aggressivo, tra un boia chi molla e l’altro, i pentastellati hanno comunque centrato l’obiettivo di far comprendere a milioni di italiani ciò che l’informazione di sua maestà, così sensibile alle buone maniere, aveva occultato. Che dentro il decreto Bankitalia si nasconde un enorme regalo alle banche (Intesa San Paolo e Unicredit tra tutte, neanche a dirlo) quantificabile in 4,2 miliardi di euro. Ora, nella speciale classifica delle categorie più odiate e disprezzate, i banchieri vengono subito dopo i politici, il che spiega la crescita nei sondaggi del Movimento che Emg-La7 quantifica al 23,6 per cento, quasi come nei giorni del boom elettorale.
Detestati dagli elettori del Pd che, come tutte le persone normali di questo Paese, sono stufi di versare sangue e tasse per sanare i buchi e gli imbrogli per esempio di Mps, i banchieri sono invece sommamente amati dai vertici di questo partito che si trasformano in banchieri essi stessi con un prodigioso fenomeno di transustanziazione (vedi Chiamparino). Per questo l’altra sera, mentre le squadracce grilline sferravano le ultime manganellate contro il Bankitalia decreto, dai banchi piddini intonavano “Bella ciao”, simbolo sublime della nuova Resistenza che si combatte non sulle montagne, ma nei caveau.



I bella ciao cantati nel decreto che elargisce miliardi di euro alle banche,suonano allucinanti e beffardi,in un momento di crisi economica-sociale quella enorme regalia inserita in modo ricattatorio con la rata dell'Imu,fa riflettere come ci sia una regia alquanto efficace ma scadente della casta.

Difficile quantificare la delusione dei molti elettori così stimolati fino a ieri dalle primarie,in cui hanno visto fonzie da firenze vincere trionfalmente,le larghe intese suscitano ogni giorno cocenti delusioni,che vanno dalla nuova porcata elettorale alle regalie citate,e se la casta punta il dito sul presunto squadrismo pentastellato,gli unici a difendere i diritti delle persone comuni,ho idea che le sorprese potrebbero determinarsi in modo ancora più evidente alle prossime elezioni,anche se i difetti del nuovo che avanza sono apparsi in più di una occasione,due per tutti,non aver provato con Bersani in modo convincente nell'evitare l'orrore delle larghe intese e non aver accettato di provare il dialogo con il fiorentino sulla riforma elettorale,ma a volte il male minore potrebbe essere la morale determinante.

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

Nessun commento: