mercoledì 8 gennaio 2014

Ma andò vai se nella casta non ci stai



Insegnanti scattanti

di MASSIMO GRAMELLINI

Il governo che aveva prorogato il blocco degli scatti di stipendio per i dipendenti pubblici è lo stesso governo che nel 2012 ha concesso uno scatto di stipendio agli insegnanti delle scuole pubbliche (in paziente attesa da anni tre). Ma quando il governo che ha concesso lo scatto si è accorto, con un certo stupore, di essere lo stesso governo che aveva bloccato gli scatti, ha preso - come è nel suo stile - una decisione rapida e temeraria, intimando agli insegnanti la restituzione del maltolto in comode rate di 150 euro al mese che verranno decurtati dalle prossime buste paga.

Nessuno mette in dubbio la coscienza integerrima del funzionario ministeriale, immancabilmente solerte, che accortosi della contraddizione ha provveduto a porvi rimedio. Ma uno immagina che sopra i funzionari sieda ancora qualche politico in grado di capire la differenza tra un atto dovuto e un atto punitivo. Era proprio il caso di infliggere questa umiliazione a persone sottopagate che quotidianamente impediscono al catorcio scolastico di inabissarsi, trascorrendo le notti a correggere i compiti e i giorni a fare collette per la carta igienica? E un governo a maggioranza democratica può essere così autolesionista da prendere a sberle la categoria che rappresenta il nocciolo duro dell’elettorato democratico? È ciò che si è chiesta, tra gli altri, la nuova segreteria del Partito democratico. A conferma che la situazione politica è ormai surreale, e il Pd domiciliato al governo e quello uscito vittorioso dalle primarie hanno in comune solo l’omonimia.



A questa casta delle larghe intese interessa in primo luogo di non perdere i propri privilegi,dalle auto blu,alle diarie,alle pensioni dopo due mandati,naturalmente con i portaborse pagati rigorosamente in nero e con i surreali rimborsi per spese ad personam.

Detto ciò,c'è da riflettere sulla morta colposa della gemellina di Domodossola,la madre trasportata ad Alessandria a partorire poichè le prime due strutture l'hanno dovuta respingere per mancanza delle attrezzature necessarie,essendo un caso di parto difficile.I tagli della sanità si ripercuotono su tutti noi,e qui le responsabilità sono gigantesche,dallo sperpero della politica all'evasione fiscale,e le vittime potranno "beatamente" continuare.

per eventuali notifiche - iserentha@yaho.it

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