venerdì 3 gennaio 2014

Il politico perde il pelo ma non il vizio





José Mujica - Presidente dell'Uruguay

L’onorevole in metro

di MASSIMO GRAMELLINI

Non è meraviglioso che il nuovo sindaco di New York vada al giuramento in metropolitana, che alcuni suoi colleghi italiani si rechino in ufficio stantuffando sui pedali, che il presidente del Consiglio decolli per le vacanze con l’aereo di linea e che sempre più politici lascino in garage le auto blu? Certo che lo è. È anche retorico e ipocrita, perché nella maggioranza dei casi il cambiamento non è dettato da convinzioni personali, ma da un adeguamento furbastro al vento dei tempi, per non urtare la suscettibilità di sudditi impoveriti e incolleriti. I quali mostrano di gradire il buffetto magnanimo del sovrano, la mancata ostentazione del suo potere che permette alle maestranze di esclamare fantozzianamente: com’è umano, lei!

I giornalisti - col sottoscritto in prima linea – stanno fornendo un contributo notevole alla creazione del nuovo mito: le cronache si gonfiano di squittii estasiati ogni volta che Obama o un sottosegretario fanno la coda al fast food. Niente di male. Ancorché dettato da bieca convenienza, un comportamento virtuoso è pur sempre preferibile all’antica tracotanza. Però l’incenso che avvolge questi gesti tutto sommato normali rischia di farci smarrire l’essenziale. Un politico merita il posto che occupa, onori compresi, non perché si limita a fare le cose che fanno tutti, ma quando riesce a realizzare quelle per cui è stato messo lì. Ad andare al lavoro in bicicletta siamo capaci anche noi. A loro si chiede di fare pedalare il Paese.



Provi lei,semmai un giorno riuscisse a farsi eleggere come primo cittadino in comuni,ad esempio come Roma o Napoli,dove qualsiasi proposta pare sia figlia del diavolo e scontenti a turno tutti quanti riuscendo a fare poco o nulla.

O magari fino ad oggi,farsi eleggere col porcellum,chissà domani quanto sarà virtuoso con un altro sistema,e riuscire ad esercitare riforme con tutti i veti che a destra e manca inevitabilmente arrivano.

Certamente in un paese dove gli stipendi medi dei lavoratori sono tra i più bassi d'Europa,al contrario le varie caste dirigenziali,dalla politica al privato sono le più onerose per la collettività,la soddisfazione di vederli su un mezzo pubblico risulterebbe insignificante.

E che mi dice di un certo Presidente uruguayano,José Mujica,che è l'esatto contrario della casta nostrana,ed è amatissimo dal suo popolo?

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