mercoledì 4 dicembre 2013

Alberto Forchielli e le sue verità sui cinesi



di Gisella Ruccia

“Non sono stupito della tragedia a Prato. Gli imprenditori cinesi, piccoli e grandi, pubblici o privati, sono dei criminali“. E’ un fiume in piena Alberto Forchielli, presidente dell’Osservatorio Asia, che, ospite di Alessandro Milan a “24 Mattino”, su Radio 24, parla con veemenza e rabbia dell’imprenditoria e del governo cinese, al punto da scontrarsi più volte col conduttore. “Gli imprenditori in Cina” – denuncia Forchielli – “crescono in un mondo senza regole, senza etica, estremamente corrotto, e quando vanno fuori, si comportano allo stesso modo. La situazione è peggiorata moltissimo negli ultimi anni perché i cinesi sono diventati molto arroganti”. E sottolinea: “Su tutto questo grava una pesantissima responsabilità del governo cinese. Il governo cinese sa e collude. C’è un grado altissimo di omertà. I cinesi sanno come risolvere i problemi tra di loro, ci hanno infiltrato questi migliaia di delinquenti, e loro ci prosperano su questa roba”. L’imprenditore poi si infervora e rincara: “Ci prosperano gli impiegati dell’ambasciata cinese, l’ambasciatore, ci prosperano tutti su questa merda. E questo sta succedendo dappertutto ormai: in Puglia, la Suntech, la più grande azienda di pannelli solari nel mondo, ha fatto un macello ambientale. Decine e decine di persone arrestate. Questa è criminalità di Stato organizzata. Se noi facciamo un’operazione pesante di Polizia” – continua – ” ci arriva addosso il governo cinese che ci dice che siamo degli schiavisti. Basta! Mandate l’ambasciatore cinese a parlare con me, ci parlo io con lui! Non ne posso più di questi, sono dei delinquenti. Abbiamo già abbastanza problemi”. Forchielli è inarrestabile: “Basta esportare quella merda! Che se la tengano nel loro Paese. Stanno in un Paese di merda, non ci vogliono stare, poi vengono dai noi e pretendono di imporre le regole a noi. E’ ora del riscatto! Sono 20 anni che sono qui in Cina, cazzo, li conosco come le mie tasche”. E aggiunge: “Io sono vivo perché quello che dico è solo il 5% di quello che so. E’ tutto provato e se l’ambasciata cinese prova a dire di no, li distruggo. La copertura che danno agli imprenditori che ci fregano la tecnologia e a quelli che apertamente decidono di violare le leggi internazionali ormai è documentata. E quest’arroganza della Cina è il male assoluto”. L’imprenditore poi sottolinea: “L’America fa un culo tanto a questi, perché è un Paese forte, in Germania idem. Noi siamo un Paese debole, arriva l’ambasciatore cinese e ci caghiamo sotto. Ma il male parte dalla Cina, perché il cinese batte il cinese, ma un italiano non ce la fa più a battere 20mila cinesi messi insieme a riccio“. Forchielli si rende poi protagonista di una vivace polemica con un’imprenditrice cinese trapiantata a Milano e con lo stesso Alessandro Milan.



Al contrario di Forchielli condanno soprattutto l'humus economico sociale esistente in Italia,qualsiasi razza che viene in questo paese non può che dare il peggio di se stessa,siamo i primi della classe nel lavoro sommerso e nello sfruttamento del lavoro,le complicità sono palesi su questi fenomeni.

In parole povere siamo fottuti,almeno per la maggioranza di tutti noi,chi non ha scrupoli e peli sullo stomaco approfitterà della situazione,il far west Italia risulterà sempre più deteriore.


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