mercoledì 16 ottobre 2013

Priebke e l'assurda giornata appena trascorsa



Il nazista dove lo metto?

di MASSIMO GRAMELLINI

Persone banali avrebbero celebrato i funerali di Priebke di soppiatto, nella cappella dell’ospedale in cui era stata composta la salma della SS centenaria. Avrebbero cremato il cadavere, disperse le ceneri in mare, come gli americani fecero con quelle di Bin Laden, e resa pubblica la notizia a cose fatte. Ma in Italia le persone banali si trovano esiliate in tinello davanti a un bicchiere di analgesico. Le stanze delle decisioni pullulano di creature originali che disprezzano la noiosa legge di causa ed effetto, in base alla quale il modo migliore per disinnescare un barilotto di dinamite non consiste nel bombardarlo. Ecco allora l’avvocato del defunto annunciare urbe et orbi (soprattutto orbi) l’orario e il luogo delle esequie, con sufficiente anticipo per permettere a nazifascisti e partigiani di non mancare all’appuntamento. E appena il sindaco di Albano Laziale, l’unico a essere visitato in tutta la giornata da un attacco di intelligenza, cerca di impedire l’incendiario consesso, viene subito zittito dall’illustre signor prefetto. Si proceda dunque all’arrivo scortato della salma nella chiesa dei padri fascio-lefebvriani riabilitati da Ratzinger, con il contorno inesorabile di risse, minacce, svenimenti, monetine e con il finale surreale di un funerale sospeso per invasione di campo e di una bara che continua a girare per l’Italia in cerca di oblio.

Prima ancora che la decenza, a suggerire di far sparire i resti di Priebke in silenzio era il buonsenso. Ma il buonsenso prevede che qualcuno si prenda la responsabilità di usarlo.



Ha già scritto lei ciò che avrei affermato anch'io,un avvocato alla ricerca di visibilità e un prefetto indefinibile hanno creato una situazione surreale,avevo commentato ieri dalle mie parti,chi ha compiuto quella strage alle fosse ardeatine,non si è mai pentito ed ha sempre negato l'olocausto avrebbe avuto diritto ad una cremazione e una dispersione in un luogo segreto,nell'intento di evitare un luogo simbolo per altrettanti personaggi anch'essi indefinibili.Ormai il buon senso non fa parte di quest'epoca.

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

2 commenti:

francesca ha detto...

Non condivido particolarmente le "scelte" degli americani, ma devo dire che quando ho sentito la notizia ho auspicato che il defunto avesse la "stessa degna sepoltura" di Osama Bin Laden.
Così non è stato e allora ho sperato nell'assoluto e giusto indignato distacco dei cittadini, (d'altra parte che io sappia un funerale e una sepoltura non si nega a nessuno, neanche ai peggiori mafiosi, stragisti ecc.) ma... così non è stato.
E dunque eccoci qua, a parlarne inutilmente... tanto domani è un altro giorno e di questo fattaccio tipico italiano non si ricorderà più nessuno.
Francesca

Ivo Serenthà ha detto...

Avrebbero dovuto pianificare la dipartita,essendo il criminale ai domiciliari da anni a Roma.

Una funzione segreta,la cremazione e la dispersione con l'intesa dei familiari,per non creare luoghi simbolo,ma uno stato debolissimo e un avvocato alla ricerca di visibilità non lo hanno permesso.

Ciao