domenica 29 settembre 2013
Crisi di governo:L'eterno Titanic che prima o poi affonderà
Crisi di governo, i troppi servi della vergogna
di Antonio Padellaro
Una tale insopportabile vergogna non ha precedenti. Nelle democrazie occidentali ma neppure, a quanto si sa, nei Paesi del Terzo mondo o nei più sperduti Staterelli africani non si è mai visto un condannato per reati gravissimi disporre a suo piacimento di 97 deputati, 91 senatori e 5 ministri imponendo loro le dimissioni del Parlamento e dal governo come si fa con la servitù,anzi peggio visto che i domestici hanno diritto almeno a un preavviso.
A parte i tardivi borbottii di qualche Cicchitto e Quagliariello(e il dissenso di Marina B. forse al corrente del fragile equilibrio psichico del padre), i camerieri del pregiudicato hanno prontamente ubbidito, alcuni per la sottomissione scambiata con una poltrona, altri per pura cupidigia di servilismo.
È questo il vero cancro che sta divorando la democrazia italiana condizionata da un personaggio che pur di estorcere un qualcosa che possa salvarlo dalla giusta detenzione e dalla giusta decadenza da senatore non esita a mandare a picco il Paese che domani potrebbe essere investito da una nuova tempesta finanziaria. E tutto con la risibile scusa elettorale della contrarietà all’aumento dell’Iva.
Come ha potuto Napolitano mettere il governo nella mani di un simile individuo? Come hanno potuto Letta e il Pd accettarlo come alleato?
Direttore,Direttore,le consiglierei di fare cronaca al contrario di raccontare le solite vicissitudini italiane,ormai il drammatico è sorpassato come del resto chi sia e chi siano quelli del Pdl,meglio non descrivere chi siano quelli del Pd,ormai ho terminato gli aggettivi.
Si prepari a breve di commentare nuovamente le gesta governative,dei vari brunetta,pitonesse,etc,etc.
E' ciò che ci meritiamo e nulla più....
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