venerdì 23 agosto 2013

Gli italiani e il caimano che esiste in loro




Punto e non a capo

di MASSIMO GRAMELLINI

Se anche gli avvocati lo convincessero a seguire la strategia adottata dal soldato-talpa Manning - chiedere la grazia dopo un cambio di sesso - o se una fata Toghina particolarmente misericordiosa facesse sparire condanna e pene accessorie con un colpo di bacchetta magica, il nodo scorsoio a cui si è impiccata la vita pubblica italiana non si scioglierebbe comunque. Una cucciolata di processi schiumanti aspettano al varco, dalle cene eleganti alla compravendita dei parlamentari.

Qualsiasi partito al mondo, persino nelle nazioni dove di partito ce n’è uno solo, riunirebbe i propri vertici per costringere il leader a farsi da parte. Capitò nella Dc di Forlani e nel Psi di Craxi, di cui Forza Italia si considera erede, ma succederebbe anche nella Dc tedesca e fra i conservatori inglesi, francesi, svedesi, neozelandesi. Qui invece no, perché il leader non è un capo ma un proprietario e i dirigenti sono in realtà dei dipendenti. Manca un Dino Grandi in grado di dirgli la banale verità: che il suo tempo in politica è finito. Che ha perso la partita e a batterlo non è stata la magistratura e tantomeno quei molluschi litigiosi del vecchio Pd, ma il fallimento delle sue promesse di panna montata: l’incapacità di fare riforme liberali, di ridurre le tasse, di tagliare la spesa, di snellire la giustizia contro cui si è limitato a inveire per tornaconto personale. In vent’anni l’uomo del popolo ha dimezzato i consensi elettorali. Ecco un’ottima ragione, in un partito normale, per indurlo a uscire di scena, salvando il centrodestra, il governo e anche l’Italia, che non ne può più.



Lei afferma "non se ne può più",modestamente lo sto affermando da parecchi anni,ma siamo in un paese dove un tizio del genere viene scelto da milioni di persone,e non ho idea se alle prossime eventualissime elezioni potrebbe anche vincerle.Continuo a ripetere che il problema non è lui,ma i milioni di italiani che si guardano allo specchio tramite la sua persona,ed essendo questa la realtà e non essendoci alternative credibili l'Italia sta morendo ed è tutta farina del suo sacco.

I sogni sono svaniti da tempo,dopo Mussolini,Andreotti,Craxi,ora con l'epopea caimana anche i muri hanno capito di che pasta siamo fatti.

&& S.I. &&

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