venerdì 14 giugno 2013

Mentana-Ferrara:Come selezionare meglio gli ospiti




Sotto la pancia la balla campa

di Marco Travaglio

Osservando Giuliano Ferrara in tv o dal vivo, sorge sempre una curiosità: che mestiere farebbe in un paese normale? Leggendolo invece sul suo foglietto clandestino, lautamente foraggiato dai contribuenti e dalla famiglia B., la domanda è un’altra: che mestiere fa in Italia? I sottopancia televisivi (molto sotto e molto pancia) lo qualificano per comodità come “giornalista”, non essendovi spazio per aggiungere funzionario del Pci, consigliere comunale a Torino, manganellatore di lottatori continui (forse l’attività meno inutile della sua esistenza), raccomandato del Psi, europarlamentare assenteista, conduttore tv che usciva la sera da un cassonetto della monnezza, spia della Cia, ministro berlusconiano, candidato al Mugello spappolato da Di Pietro, fondatore di un giornale all’insaputa dei lettori, direttore di Panorama con crollo di vendite incorporato, conduttore di Radio Londra all’insaputa dei telespettatori, leader del partito NoAborto all’insaputa degli elettori, desertificatore di edicole, di share e di urne, indossatore di parrucche rosse à la Boccassinì per gare di burlesque online, rapper di superpompe a Mario Monti, bevitore e spacciatore delle più variopinte panzane raccontate dal suo signore e padrone: e tutto questo per tacere i suoi difetti. L’altra sera, in evidente stato di alterazione (pare in overdose da supplì), dava in escandescenze a La7, dove Mentana l’ha generosamente quanto inspiegabilmente invitato, visto che non sa mai nulla di nulla. Più tardi appositi infermieri lo hanno sedato prima di riconsegnarlo alla famiglia. Ieri questo fenomeno da lunapark, a mezzadria fra mangiafuoco e la donna cannone, ha scritto che “Travaglio è nervoso”, “ha perso le staffe” e financo “le elezioni” (senza essermi mai candidato, diversamente da lui) in un articolo vergato a protezione di un suo ragazzo di bottega: quel Claudio Cerasa che ci dà lezioni sulla trattativa Stato-mafia senza saperne nulla, poi si meraviglia se rispondiamo.
Anziché studiare la materia e ripassare a settembre, il Cerasa è andato a piangere dalla maestra perché il compagno più istruito lo canzona e non gli passa il compito. E la maestra, invece di suggerirgli qualche buon libro o dargli ripetizioni, ha preso pietosamente le sue difese. Anche perché la maestra in questione ne sa ancor meno dell’allievo ripetente. Una sera a Linea Notte si parlava del processo Mills: Ferrara tenne subito a precisare che “Travaglio ha letto le carte”, come se fosse una colpa. Infatti disse che non c’era nulla di male se B. aveva allungato 600 mila dollari al suo avvocato. Osservai che, se B. si fosse difeso così, l’avrebbero condannato su due piedi visto che, quando lo pagò, Mills non lavorava più per lui. Il mese scorso, a Servizio Pubblico, Ferrara disse che a casa sua B. va a letto con chi gli pare. Feci notare che era una fortuna per B. essere difeso da Ghedini e non da Ferrara, altrimenti sarebbe spacciato: infatti il reato contestato è proprio aver fatto sesso con una minorenne e poi averla pagata, e la linea difensiva è che Ruby la pagò per buon cuore, senza sesso. Ma Ferrara, appunto, non ha letto le carte. E così i suoi discepoli alla Cerasa: al Foglio leggere le carte è proibito per contratto. Non per nulla, in tutto il pezzo di Ferrara, non c’è l’ombra di un fatto che smentisca quelli che ho raccontato. Anzi, uno c’è: coloro che nel '93 catturarono Riina “arrestarono Provenzano regnante Berlusconi”. Peccato che sia falso: Riina fu arrestato dal (o consegnato da Provenzano al) Ros, mentre Provenzano restò libero di scorrazzare per l’Italia fino al 2006, quando la Polizia lo catturò il giorno dopo la sconfitta elettorale di Berlusconi. Cose che càpitano a chi, per professione, non legge le carte. Infatti chiama chi le legge “Marco Dettaglio”, come se fosse un insulto. Facciamo così: noi continuiamo a informarci e informare, anche sui dettagli. Loro nel frattempo si consultano, poi ci fan sapere che mestiere fanno.



Come focalizzare il personaggio nei vari dettagli e' sufficiente leggere l'articolo,penso che sia conosciuta ai piu' l'inaffidabilita' dello pseudo giornalista,uno tra i migliori mercenari del paese,insieme al nevrastenico critico d'arte fanno la coppia lacche' piu' conosciuta d'Italia.

&& S.I. &&

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