sabato 22 giugno 2013

Le doverose dimissioni di Josefa Idem




“Contro di me hanno scagliato parole come pietre, mi hanno chiamata ladra e puttana“. Parole scagliate “con inaudita brutalità e violenza”, ma che non le impediranno “di continuare l’impegno”. Comincia con uno sfogo, e con l’annuncio che non si dimetterà, la conferenza stampa di Josefa Idem a palazzo Chigi, convocata dal ministro delle Pari opportunità per rispondere alle accuse sulla vicenda dell’Imu non pagata e di irregolarità edilizie per una sua palestra a Ravenna, sollevata da Il Fatto Quotidiano. Il ministro, olimpionica di canoa “scesa” in politica, ha affidato gran parte delle repliche ai giornalisti al suo legale, e ha concluso la conferenza stampa in modo molto sbrigativo, nonostante ci fossero altre domande dalla platea dei cronisti.

Idem ha sottolineato di aver “delegato ad altri” la gestione degli affari fiscali e immobiliari, “dando un’indicazione chiara: voglio che tutto sia fatto nel rispetto delle regole”. “Vi sono state irregolarità e ritardi: me ne scuso pubblicamente, me ne assumo le responsabilità e sanerò ciò che sarà da sanare. Non sono infallibile”, ha aggiunto, “ma sono onesta”.



Come ho già scritto condanno le brutalità verbali che gli hanno lanciato,ma in una seria democrazia con queste accuse avrebbe dovuto dimettersi,ricordo dimissioni di politici europei per aver copiato tesi di laurea o piccole spese private fatte pagare alla collettività,no cara ex illustre campionessa olimpionica lei è di origini tedesche,ma si è ambientata benissimo in Italia....

&& S.I. &&

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