lunedì 27 maggio 2013

Minchiate sparse di fine maggio





Ma mi faccia il piacere

di Marco Travaglio

Il Fico Fioroni. “Noi del Pd non possiamo continuare con una linea politica oscillante. I problemi di Formigoni e Berlusconi erano già noti a tutti quando abbiamo deciso di far parte di questo governo. E l'ineleggibilità non è nel programma approvato dalle Camere. Oltretutto ne abbiamo discusso per vent'anni... Il continuo botta e risposta Pd-Pdl non va bene, altrimenti agli italiani diamo l'idea che abbiamo sbagliato a fare il governissimo e che avremmo dovuto fare altro” (Giuseppe Fioroni, Pd, Corriere della sera, 17-5). Viceversa, votando Formigoni presidente di commissione e Berlusconi eleggibile gli italiani si fanno l'idea che il governissimo è cosa buona e giusta. E profumata, anche.

Papi-2 la vendetta. “Sa qual è una considerazione che ho fatto? Che i miei due figli Cristiano e Federico sono coetanei dei figli di Enrico Letta e delle nipoti di Anna Maria Cancellieri. Nunzia De Girolamo ha una bambina piccola. Al Quirinale ho visto i ragazzi di Josefa Idem. Una caratteristica di questo governo è che tutti hanno dei bambini in casa. Se questo governo dice di voler regalare giorni migliori ai propri figli non è una metafora, non è un'immagine letteraria; è esattamente l'idea di un'Italia che pensa al futuro, con lo sguardo di un padre che lo vorrebbe regalare bellissimo ai propri figli” (Angelino Alfano, vicepremier Pdl, Corriere, 19-5). Se ne approfitta perchè gli infanti non possono parlare. Qualcuno, per favore, chiami il Telefono Azzurro.

Definitiva, cioè provvisoria. “Le argomentazioni della Cassazione sono erronee e sconnesse rispetto alla realtà fattuale e processuale, saranno oggetto di impugnazione” (onn. avv. Niccolò Ghedini e Piero Longo, difensori di Silvio Berlusconi, 23-5). Ora chiamano i caschi blu.

Logica pura. “Se potesse leggere simili motivazioni, il giudice Falcone, ne sono certo, si rivolterebbe nella tomba” (Alessandro Sallusti, il Giornale, 24-5). Ma, se potesse leggere le motivazioni, Falcone sarebbe vivo e dunque non si rotolerebbe nella tomba, semplicemente perchè non sarebbe nella tomba.

Grasso che coda (di paglia). “Ritengo inappropriato sostenere che proposte di contrasto alla corruzione o al voto di scambio possano essere considerate divisive. Su questi temi bisogna convergere” (Piero Grasso, presidente del senato Pd, 23-5). Giusto: tutti contro.

Battista, le pantofole! “Il Movimento 5Stelle non dà un'immagine molto diversa da quella offerta dai partiti tradizionali. Le sirene del Palazzo lo stanno conquistando. La 'società civile' tanto lodata, alla fine sparisce” (Pierluigi Battista, Corriere, 24-5). In effetti i 5Stelle sono all'opposizione e rinunciano a 42,7 milioni di “rimborsi elettorali”, mentre i partiti tradizionali sono al governo e ne incassano 100. Niente da fare, sono tutti uguali.

Angelino, il caffè! “Ho lo stipendio base, tutto il resto lo faccio gratis” (Angelino Alfa-no, “Quinta Colonna”, Rete4, 20-5). Tipo portare a Berlusconi caffè e cornetto mattutini, o spolverare la casa. Non lo fa per soldi, ma per passione. Che amore.

L'Abbronzato e il Visopallido. “Obama-Letta: prima il lavoro. La telefonata del presidente statunitense Barack Obama al premier Enrico Letta, centrata sul problema della disoccupazione giovanile, manda messaggi di grande importanza per il governo italiano e per l'Europa. Si tratta di un vero e proprio endorsement che il presidente americano ha voluto fare a Letta in riconoscimento delle posizioni che egli ha assunto verso l'Europa e verso i giovani” (Nicola Cacace, l'Unità, 21-5). La notizia è che Obama conosce Enrico Letta. Ora si tratta di avvertire l'Europa.

Il raccomandato ignoto. “Caro Presidente, mi è stato richiesto di richiamare la tua attenzione sulla richiesta di assunzione in AMA del sig... di cui ti allego il curriculum e la copia di una sua lettera all'AMA. Non conosco personalmente il sig... ma mi vengono garantite le sue capacità professionali e la sua correttezza personale. Con viva cordialità” (lettera di Luigi Zanda al presidente dell'azienda municipale per rifiuti di Roma, Corriere, 21-5). Lei non sa chi raccomando io. Houdini. “Aboliremo le Province” (Graziano Delrio, ministro per le Autonomie, Corriere, 26-5). Questa ci pare di averla già sentita da qualche parte, ma dove?

Scalfarusti. “Il sindacato e in particolare la Cgil ha anch'esso notevoli responsabilità. In tutti questi anni s'è trincerato dietro la difesa dei privilegi esistenti accogliendo col contagocce la flessibilità di un mercato del lavoro che, ingessato nella normativa, è diventato di fatto non già flessibile, ma caotico” (Eugenio Scalfari, la Repubblica, 26-5). Questa l'abbiamo già sentita da Sallusti: la Cgil avrebbe dovuto firmare senza neppure leggerle le Grandi Riforme di Brunetta, Sacconi, Fornero, invece s'è trincerata. È talmente poco flessibile che non le riesce proprio di piegarsi a 90 gradi.



Le minchiate migliori:La palma non quella di Cannes,naturalmente se la dividono P.G. Battista e lo Scalfari nazionale,tutti e due con il prosciutto sugli occhi per non dire altro,a proposito dei rimborsi elettorali e dei sindacati genuflessi a confindustria.

Mamma mia che fior di giornalismo c'e' in Italia!

&& S.I. &&

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2 commenti:

Tina ha detto...

Sai Ivo, delle minchiate mi frega poco, mi rompe che chi le spara si porta a casa dai 16 ai 21 mila euro pagati da noi.

Oggi ho sentito una serie di cazzate verbali sulle Provinciali, ma niente di serio a giunte insediate.

Vale ancora la pena andare a votare?

Buona serata Ivo ;-))

Ivo Serenthà ha detto...

E se aggiungi gli stipendi tra i più esosi d'Europa,probabilmente i più alti,di pari passo con una produttività politica quasi equivalente allo zero,visto e considerato il disastro economico che stiamo vivendo,l'incazzatura penso che regni sovrana.

Saluti a te,Tina