giovedì 2 maggio 2013

La difficile satira dei tempi nostri




In Parlamento uno sopra l'altro

di Michele Serra

Per rendere più solide le 'larghe intese', ogni deputato dovrà tenere sulle proprie ginocchia un altro deputato di un partito opposto. Ispirato alla pasticceria friulana, questo sistema a strati supera il vecchio schema destra-sinistra

L'ipotesi di dare l'incarico a Gillo Dorfles, caldeggiata da Napolitano e dai partiti alla ricerca di una personalità super partes, è sfumata per un impedimento tecnico: il centoquattrenne Dorfles non ha sentito suonare il telefono. Anche l'idea di conferire l'incarico alla memoria a Rita Levi Montalcini è tramontata dopo il ritrovamento di una lettera di diffida lasciata dalla illustre scienziata. Queste le altre ipotesi in campo.

GOVERNO DI SCOPO Piace soprattutto a Berlusconi, molto attratto dalla parola "scopo". D'accordo anche gli altri partiti, a condizione che lo scopo del governo di scopo venga reso pubblico solo alla fine del mandato, per impedire inutili polemiche e divisioni che potrebbero ostacolare l'azione governativa. Il solo Napolitano, nella sua qualità di garante, conoscerà la natura dello scopo del governo di scopo: lo consegnerà in busta chiusa a un notaio, che lo renderà pubblico solamente al termine della legislatura.

GOVERNO SENZA SCOPO E' l'ipotesi più accreditata. Si tratta di formare un governo che dia nell'occhio il meno possibile, formato da personalità minori e presieduto da un vecchio notabile inoffensivo senza alcuna idea precisa se non la propria sopravvivenza (si fa il nome di Bartolo Rossi Bartoli, già sottosegretario alla pesca sportiva in una decina di governi). E' importante per la sopravvivenza della legislatura che il programma sia del tutto indeterminato, con punti nobilmente vaghi, tipo "operare per il bene del Paese", "lavorare per il prestigio delle istituzioni" e "quando c'è la salute c'è tutto". L'obiettivo è ingannare il tempo ancora per qualche mese, qualche anno, nella speranza che le cose si aggiustino da sole: per una botta di culo, tipo la scoperta di smisurati giacimenti d'oro in ogni regione italiana; o per l'invasione di una potenza straniera che dispensi finalmente l'Italia dal terribile compito di governarsi.

GOVERNO A STRATI Si ispira alle più applaudite ricette della pasticceria francese. Consiste nel sovrapporre i partiti a strati, superando la vecchia, desueta divisione di un Parlamento spalmato da destra a sinistra. Ogni deputato terrà sulle ginocchia, o in spalla, un deputato di idee opposte, ottenendo finalmente quella compattezza politica sempre auspicata dal capo dello Stato. Palazzo Chigi verrà soppalcato in modo che ogni stanza possa ospitare in contemporanea, in locali identici, un premier del Pd e uno del Pdl. In apposite intercapedini troverà un suo spazio, modesto ma ben areato, anche Mario Monti. Idem per ogni ministero. Il governo a strati varerà provvedimenti a strati, all'interno dei quali ogni cittadino, a seconda delle inclinazioni politiche, potrà individuare le leggi di suo gusto. Sull'abusivismo edilizio, per esempio, l'elettore berlusconiano troverà norme che gli consentono di triplicare la cubatura, far pagare il dazio ai passanti e toccare il culo alle passanti; l'elettore del Pd si imbatterà nell'obbligo di abbattere la propria casa per dare spazio a un parco pubblico.

GOVERNO DEL PRESIDENTE E' presieduto dallo stesso Napolitano, che si darà l'incarico e scioglierà la riserva. Obiettivo del governo del presidente è costituire un governo del presidente, formato da alte personalità che godano della fiducia del presidente. Poi si vedrà.

GOVERNO DEL VICEPRESIDENTE Piace ai partiti perché, rispetto al governo del Presidente, garantisce quel basso profilo e quella discrezione istituzionale che consentirebbero di abbassare la tensione fino a raggiungere uno stato di sopore. Al posto di un presidente del Consiglio - incarico troppo impegnativo, che potrebbe suscitare invidie - il governo sarebbe presieduto da un vicepresidente del Consiglio. I candidati più accreditati sono il vicepresidente dell'Automobil Club Aldo Pozzellato Sbrenghi; il vicepresidente dell'Accademia Numismatica Romana, Carlo Pizzo Temolo; e Giuliano Amato. I requisiti richiesti sono: sesso maschile, età superiore ai settantacinque anni, dentiera in ordine.



Con i tempi che corrono pare difficile esercitare satira,tutto sommato la realtà quotidiana offre degli spunti più succosi.

Quella dell'Imu prima casa con i capricci che ne derivano da una parte e dall'altra risulta insuperabile.

[ Kenzo ]

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