martedì 13 novembre 2012

Voglio una vita spericolata....





C’era una volta

di MASSIMO GRAMELLINI

Sonia Sotomayor, prima ispanica a diventare giudice della Corte Suprema, è andata nel più famoso programma americano della tv dei ragazzi per dire alle bambine: «Sognare di essere principesse è divertente, ma non è una carriera. Per quella vi serviranno studio e fatica». Eppure è sano che una bambina sogni di essere una principessa. Di solito continua a sognarlo anche da adulta, altrimenti non si spiegherebbe il successo di «Pretty woman» e «Cinquanta sfumature di grigio». Il problema nasce quando il naturale desiderio di una vita felice si trasforma nel suo gemello materialista, che fa coincidere la felicità con la ricchezza ottenuta senza fatica. Viene in mente la ragazza che alla festa dei diciott’anni mostrava alle amiche la borsa di lusso regalatale da papà e diceva: ora devo trovare un uomo che mi regali la prossima.

Prima di imputare ai ragazzi dei sogni sbagliati, mi chiederei chi glieli ha messi in testa, educandoli a desiderare una carriera da calciatori e veline invece che a inseguire i propri veri talenti. I responsabili sono molti e i giovani vengono all’ultimo posto. Prima ci sono i genitori che - anche per la scomparsa di una struttura familiare che li supporti - hanno delegato ai media l’educazione dei figli, cioè la gerarchia dei valori. Poi gli autori televisivi, che per bieca pigrizia hanno concimato l’etere di sogni fasulli. E infine la scuola, che nonostante l’eroico impegno di tanti insegnanti, fa una fatica tremenda a rendere i personaggi del passato competitivi con i divi platinati. Per fortuna c’è qualcosa che condiziona i giovani molto più profondamente dei modelli mediatici ed è l’esempio che diamo loro ogni giorno. Invece di fare la predica, sarebbe meglio concentrarsi su quello.



Abbiamo vissuto e stiamo vivendo un'epoca che si e' caratterizzata nell'accelerazione tecnologica mai vissuta dalla comparsa dell'homo sapiens,che ci sia stato uno sbandamento che ha distorto i valori e l'impegno in cui fondare la propria esistenza,direi che non poteva andare altrimenti.La morale e la personale speranza e' che si possa fare esperienza nel correggere tutto cio',particolare quasi inevitabile considerata la parabola discendente del nostro stile di vita e aggiungerei morale.

&& S.I. &&

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