sabato 10 novembre 2012

Le bestie feroci nel parlamento




FICTION E REALTÀ

I veri animali pericolosi siedono in Parlamento

di Paolo Villaggio

Sono ghiotto di una trasmissione Tv che ci mostra: habitat, abitudini e grado di pericolosità degli animali più pericolosi che popolano il pianeta. Sono serpenti velenosissimi, ragni neri e pelosi, meduse, squali bianchi, orsi polari e grigi, iene, rinoceronti, coccodrilli, ippopotami e moltissimi altri. Guardo questo programma da una decina d’anni, ma ora lo trovo un po’ deludente. Sono poveri animali in via d’estinzione, uccisi senza pietà dall’animale uomo o, nel migliore dei casi, rinchiusi nei parchi nazionali.
SONO SEMPRE gli stessi, io sono molto deluso: è 10 anni che aspetto, ma non si è mai cacciato, fotografato, rinchiuso in parchi nazionali o ucciso l’animale più pericoloso: il politico. Vive in ogni habitat del globo, non è in via d’estinzione, ma anzi si prolifica e aumenta di numero in progressione geometrica. È onnivoro come le formiche e le cavallette. È un animale ambizioso, ma stupido e non competitivo. Dopo aver cercato il successo per le vie normali: poeta, ingegnere, analista in un laboratorio di analisi, panettiere, rivoluzionario, brigatista o santo, fa come i pesci pilota degli squali: il portaborse di un politico tigre e aspetta anche per anni la caduta del grande pesce per un incidente da lui stesso provocato. Diventa così un politico in carriera. Per rimanere a galla è capace di tutto e usa ogni mezzo per far fuori i concorrenti più pericolosi: prostitute in carriera, confessione di pesci piccoli, pesciolini che per denaro raccontano a destra e a manca di essere stati corrotti. Questi animali un tempo avevano il compito di programmare la felicità dei sudditi e di indicare le vie più sicure per raggiungerla.
Ora, con la decadenza economica e culturale dell’occidente, ma soprattutto con il sorgere di potentissimi concorrenti come la Cina, il Giappone e l’India, che l’Europa nell’‘800 aveva completamente distrutto, la situazione è stata capovolta.
Nei loro meeting, i possibili costruttori degli Stati Uniti d’Europa parlan solo di euro da salvare, di banche da salvare, di Borse col ballo di San Vito: non si parla del pianeta che ha finito le riserve, del surriscaldamento della Terra a causa dell’inquinamento forsennato, del boom demografico né di una fame terrificante, si parla solo di soldi che senza un rilancio clamoroso dei mezzi di produzione non ci salveranno. In tutto questo, l’animale politico cerca pateticamente di rimanere a galla, di salvare i propri privilegi: paghe altissime, libero accesso gratis a vacanze costose con scorte, aerei e alberghi pagati, auto blu addette al trasporto di pompinare patentate.ù
Parlano di elezioni anticipate, cercando alleanze paradossali: centristi pronti a fare alleanza con i leghisti, i comunisti e i radicali. È evidente che non pensano al paese, ma ai loro privilegi. Aspetto ansiosamente un servizio Tv su questi “animali pericolosi”.



Lo segnaleremo a qualche documentarista,la belva feroce all'interno del politico,pare una delle rare razze che non temono la via d'estinzione,anzi sono quelli che non ne fanno parte a rischiare questa via....

&& S.I. &&

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2 commenti:

giovanotta ha detto...

e ora pure Villaggio, non manca più nessuno a dire la sua ;)
non vedo l'ora che arrivi aprile
anzi pure prima con le regionali,
qualcosa già cambierà lì..
buona domenica!

valerio ha detto...

....solo proclami e alleanze parlano le "bestie" , programmi ? nulla di nulla !!!