domenica 23 settembre 2012

Tutte le vergogne della Polverini




I dubbi della governatrice alla vigilia del voto: “Pare che me vergogno de ppiù se dico che c’ho avuto er cancro o se vengo a lavorà a piedi?”. La severa autocritica del gruppo PdL alla regione Lazio: “Nun è vero che nun famo sacrifici! Lo champagne era tiepido!”. Un operaio di Viterbo sul lastrico: “Ho scommesso sulle dimissioni e ho perso tutto”.

di Alessandro Robecchi

“Me vergogno, me vergogno, oddio, quanto me vergogno!”. La severa autocritica di Renata Polverini parte dalle sobrie stanze della Regione Lazio, in stile architettonico nordcoreano, e raggiunge i più alti livelli della politica nazionale. Tanto che lei, la governatrice del Lazio, ha voluto verificare telefonicamente con i vertici del PdL l’efficacia del suo discorso moralizzatore: “Aò, me so’ vergognata abbastanza? Me potevo vergognà de ppiù? Volevo venì in elicottero pe’ vergognarme meglio, pè vergognarme dall’alto…”. E le dimissioni? Al momento di andare in stampa il mondo è ancora con il fiato sospeso. Potrebbe dimettersi lunedì (domani), ma solo se non piove, oppure martedì pomeriggio se Cicchitto avrà il raffreddore. Altrimenti giovedì sera se non c’è nulla di interessante in tivù. I bookmakers danno al momento le dimissioni 4 a 1, la continuità dell’azione politica 3 a 1 e la faccia come il culo alla pari, dato che si tratta di un risultato acquisito in ogni caso. I vertici del PdL sono apparsi spiazzati dalla veemenza moralizzatrice di Renata Polverini: l’annuncio di un imminente taglio nel fondo-ostriche dei gruppi consiliari ha provocato qualche malumore, come del resto anche l’intenzione di proibire durante le riunioni lo champagne millesimato delle annate ‘71, ‘75 e ‘78, le più pregiate. Ma c’è anche chi, nel PdL, intende difendere il lavoro fin qui svolto. “Lo sa qual è er probblema? Che nun ce stanno le regole. E la finanza viene da noi? Dovrebbe anda’ a arresta’ le regole!”. Ragionamento che non fa una grinza. Riflette un consigliere vicino a Franco Fiorito: “Bello er passaggio quando Renatona nostra ha detto che semo noi l’antipolitica. Giusto! Così prennemo tanti voti!”. Quanto a Silvio Berlusconi, cerca in tutti i modi di impedire le dimissioni della Polverini. Dice chi gli ha parlato: “Ha visto le foto della festa con i gladiatori, le ragazze vestite da ancelle e le maschera da maiali e ha molto apprezzato, dopotutto è il suo stile”.
Nel caso di un no alle dimissioni, i festeggiamenti per lo scampato pericolo cominceranno lunedì e dureranno una settimana. Per l’occasione si sta studiando una deroga di pochi giorni al decreto sul fondo taglia-ostriche.



Paiono le cronache della decadenza dell'impero romano,solo che un paio di millenni fa,Roma dominava su tutta Europa,qui ci si limita all'estremo degrado delle istituzioni su tutte le latitudini della penisola.

E se il Pdl è inguardabile anche il Pd non solo nella regione Lazio,dove non sentiva,non vedeva e non c'era proprio,lo possiamo considerare il parente sfigato del grande corruttore!

&& S.I. &&

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