sabato 22 settembre 2012

Il dramma della giraffa e il nostro sociale




Una vita da giraffa

di Massimo Gramellini

Il mio eroe del giorno è la giraffa che scappa dal circo di Imola in cui era ingiustamente detenuta e galoppa libera e impaurita per le strade, facendosi largo a zoccolate fra le auto in sosta finché viene sedata a fucilate di narcotico dalla polizia. Troppe emozioni per il suo cuore grande, che alle tre del pomeriggio cessa di battere.

Mi sono indignato e commosso, non solo per lei. Anche noi pascolavamo sereni nella savana dello Stato Sociale. Ma un brutto mattino ci siamo risvegliati in un circo dove tutti ridevano e applaudivano, nonostante nessuno fosse veramente felice, neanche il clown miliardario che incantava i bambini con le barzellette senza mai perdere di vista la cassa. Siamo riusciti a scappare, fino a quando un tecnico ci ha sparato addosso del narcotico, per il nostro bene. Ora siamo qui: liberi ma depressi, barcollanti ma in piedi.

Ti riscatteremo, giraffa cara. Riprendendo a galoppare verso la libertà non appena qualcuno, oltre che del narcotico, ci metterà in corpo un po’ di vitamine.



Per evitare lo snaturamento degli animali da circo,farei una leggina per evitare questo sfruttamento poco umano,i circhi senza animali possono ugualmente svolgere l'attività,i bambini capiranno sicuramente,gli adulti pare di no,per ciò che riguarda il nostro sociale,se siamo a questo punto è colpa della classe dirigente e di chi gli ha permesso questo disastro,ovvero il popolo sovrano....Arrivederci nel quarto millennio!

&& S.I.&&

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